Aggredisce la vicina di casa con lo spray urticante 

A processo una donna accusata di lesioni: con la complicità di alcuni condomini avrebbe finto un malore per poi scagliarsi contro la signora che voleva soccorrerla



TRENTO. E’ accusata di lesioni una sinora cinquantenne di Trento: avrebbe aggredito la sua vicina di casa con dello spray urticante al peperoncino, sul pianerottolo di casa. Non avrebbe agito da sola, ma in accordo con altri vicini, mossi forse da vecchi dissapori. La querela era stata sporta nel 2017. Secondo la versione della presunta vittima, quest’ultima, una sera, avrebbe sentito bussare forte e suonare al campanello della propria casa. Un uomo le aveva di aprire la porta. Una volta aperto, la signora avrebbe visto che alle sue spalle c’era la sua vicina di casa. La donna era sdraiata sul pianerottolo e stava ridendo. L’uomo che aveva suonato al campanello le avrebbe a quel punto chiesto aiuto: la sua vicina stava male, era necessario intervenire, fare qualcosa. La donna bisognosa di aiuto non era sola, in quel momento. Accanto a lei, sul pianerottolo, c’erano altre due donne, anch’esse delle vicine di casa. Si trattava di madre e figlia. Preoccupata, la signora si era avvicinata alla vicina sdraiata sul pianerottolo, ma questa si era alzata di scatto: aveva estratto lo spray e lo aveva puntato contro il compagno della signora che, nel frattempo l’aveva raggiunta, per capire che cosa stesse succedendo. Pochi istanti e l’uomo era riuscito prontamente ad evitare quell’onda vaporosa ed urticante. L’azione però, a quel punto, si era subito spostata sulla signora chiamata per soccorrere la vicina in difficoltà. La donna non era riuscita però ad evitare il “fuoco” della vicina: lo spray al peperoncino l’aveva investita in pieno viso. Da qui la corsa in casa, per cercare riparo, e la chiamata al 118. Dopo l’aggressione erano intervenuti i carabinieri di Trento. Dietro l’azione un terribile sospetto si è insinuato nella mente della signora che aveva denunciato l’aggressione: i vini erano d’accordo, avevano pianificato tutto. I contorni di questo appunto sono rimarcati da una certezza: la vittima della aggressione sostiene infatti di aver sentito parlare i “condomini cospiratori” di quanto avevano intenzione di fare. Secondo la versione della presunta vittima, che dichiara di averlo udito, i vicini avrebbero espresso la chiara volontà di farle del male: colpirla agli occhi, incaricare dell’azione la vicina che poi si sarebbe finta bisognosa di aiuto sul pianerottolo dell’appartamento della presunta vittima. Anche il compagno della signora aggredita avrebbe accusato gli effetti dei quella ondata di spray urticante. (f.q.)













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