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Adunata 2018, alpini a caccia di aree per tende e camper

Oggi il Comitato organizzativo affronta la logistica Gli accampamenti all’ex Italcementi, al Not e a Mattarello



TRENTO. La grande macchina organizzativa per l’adunata nazionale degli alpini del 2018 entra nel vivo. Oggi si riunisce ufficialmente per la prima volta il Comitato organizzatore ed all’ordine del giorno c’è la logistica: ovvero, come sistemare nella città di Trento le 500 mila persone attese tra penne nere, parenti ed amici. Insomma il popolo delle adunate che non è fatto solo dei soci delle 80 sezioni Ana sparse per l’Italia, ma anche di tanti simpatizzanti.

Fatto sta che per trovare posto per tutti quelli attesi, c’è già stato un primo confronto tra il Comitato organizzatore, il Comune di Trento e la Provincia. Sentita la disponibilità delle istituzioni, si è già predisposto che gli accampamenti, con tende, camper e roulotte, si estenderanno sulle aree ex Italcementi, del Not (ex caserme Bresciani), San Vincenzo a Mattarello (dove doveva sorgere la cittadella militare).

Questo per quanto riguarda le aree inutilizzate, ma ci sarà bisogno di «occupare» anche la zona del Palasport, altri terreni a Ravina, in Lung’Adige, in zona Marinaio. Com’è noto, gli alberghi sono già stati ampiamente prenotati dalla fine dell’anno scorso, ed ora si tratta di garantire il posto a tutti quelli che arriveranno portandosi tende, camper e roulotte. Quest’ultimi sono i più numerosi, visto che l’età media degli alpini si è alzata ed alle tende preferiscono un tetto sicuro.

Spiega Paolo Frizzi, capogruppo della sezione alpini di Trento: «Cerchiamo di avere la disponibilità di aree soprattutto in zona sud di Trento, lasciando libera quella della Boghera, per garantire l’arrivo senza intralci all’ospedale Santa Chiara. Per questo occuperemo le aree di Trento Sud e quella dell’ex Italcementi, facilmente raggiungibili dall’autostrada. E poi bisogna calcolare che ci saranno da parcheggiare 6 mila pullman. Non solo, dovremo trovare anche un’area per la decina di muli e quella per i cani del nucleo cinofili della protezione civile». Ma le aree pubbliche non bastano e si dovrà procedere anche con i privati. Alcuni hanno già dato la disponibilità.

Il Comitato è composto da Massimo Ducati, consigliere delegato, l’assessore Tiziano Mellarini per la Provincia, il presidente è il generale Renato Genovese, il vicepresidente Maurizio Pinamonti, presidente della sezione Ana di Trento. E ancora: Adriano Crugnola direttore generale dell'Ana, l'avvocato Mauro Bondi, consigliere nazionale per la sezione di Trento e di Bolzano, l'avvocato Paolo Frizzi, capogruppo della sezione alpini di Trento, Giorgio Debiasi, presidente della protezione civile trentina dell'Ana, Massimo Curasì, presidente della commissione nazionale della protezione civile dell'Ana, l'architetto Luciano Rinaldi, segretario generale dell'Ana sezione Trento e il comandante Michele De Paos, responsabile amministrativo. (sa.m.)













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