via libera dalla provincia

A Pinzolo una nuova clinica cardiologica

La domanda di autorizzazione è stata presentata il 14 settembre 2017 dalla società Amber Invest srl, con sede legale a Tione



PINZOLO. Se l’amministrazione comunale, attraverso le parole del sindaco Michele Cereghini, preferisce mantenere il profilo basso, la notizia del via libera al progetto di una clinica cardiologica privata (come riportato ieri dal nostro quotidiano) ha suscitato non poco interesse. A tutti gli effetti il “Centro Cardiaco Pinzolo” di via Manci, autorizzato con un decreto del Presidente della giunta provinciale, rappresenta un investimento importante per la vallata. La domanda di autorizzazione è stata presentata il 14 settembre 2017 dalla società Amber Invest srl, con sede legale a Tione (in viale Dante, 19), rappresentata da Karl Kronsteiner. Potrà ospitare fino a 34 posti letto per degenza cardiaca e riabilitazione. La clinica potrà inoltre fornire anche attività ambulatoriali. Investimento da parecchi milioni di euro. I servizi erogati nel nuovo centro, come spiegato nella determina, sono strutturati su due livelli, ambulatoriale e ospedaliera. Per la funzione ambulatoriale sono previsti anestesia, cardilogia, chirugia vascolare - angiologia, chirurgia cardio-vascolare e cardiaca, servizi di medicina di laboratorio con laboratorio di analisi automatizzato, attività di diagnostica per immagini (Tac, Rm, Rx tradizionale, diagnostica ecografica, visite coronarie con catetere cardiaco, analisi eco-doppler, test ergometrici, Ecg), attività di recupero e rieducazione funzionale. Per la parte ospedaliera, a Pinzolo saranno possibili degenze per cardiochirugia, chirurgia vascolare, angiologia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare, terapia intensiva/rianimazione (33 posti letto).

Il centro potrà assicurare anche assistenza medica in area degenza Day Hospital per angiologia, cardilogia e riabilitazione cardiologica (1 posto letto). Fra le particolarità, la Amber Invest srl dichiara di non essere interessata a convenzioni con il Servizio sanitario provinciale e non chiederà l’accreditamento istituzionale; che il centro cardiaco sarà autosufficiente sotto il profilo organizzativo e sanitario, anche per gli aspetti connessi alle emergenze, essendo dotato delle attrezzature e delle competenze dedicate alla rianimazione.













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