COLLEGAMENTI

Trenino delle Dolomiti per le Olimpiadi del 2026

Il progetto, che collegherebbe Trentino, Alto Adige e Veneto, ha un grado di fattibilità elevato secondo l'ex assessore Mauro Gilmozzi. Il costo: un miliardo e duecento milioni, ma da dividere fra Stato e Province



TRENTO. Il trenino delle Dolomiti potrebbe diventare realtà entro il 2026, in tempo per le Olimpiadi invernali. Collegando Trento a Bassano, poi a Feltre, a Belluno, a Calalzo, a Cortina, a Dobbiaco, a Bressanone, a Bolzano e ritornando a Trento.

Una sfida che ha un nome ben preciso: Ring Dolomiti. La fattibilità è «elevata» secondo Mauro Gilmozzi, ex assessore alle infrastrutture e all'ambiente della giunta Dellai. «Teniamo conto che per gran parte questo anello c'è già». Costo totale: da un miliardo e duecento milioni in su. Che detto così sembra una enormità, «ma sarebbe un costo da suddividere fra vari enti, le Province, lo Stato.

Serve dunque la massima collaborazione tra i diversi soggetti territoriali. «Noi l'avevamo detto fin da quando si era cominciato a ragionare di Olimpiadi invernali in Trentino: questa è una partita che vale la pena di giocare solo se diventa l'occasione di mettere mano alle connessioni fra territori, cioè alla mobilità. Altrimenti è un treno perso, per restare in tema».













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