MOBILITA'

Trasporti, bus extraurbani ogni ora 

Arriva la rivoluzione delle corse cadenzate: i chilometri saliranno del 38%, sperando di incrementare i passeggeri del 20%



TRENTO. Gli autobus extraurbani viaggeranno ogni ora, al massimo ogni due, in tutto il Trentino. Ma sulle tratte più frequentate, in particolare durante le stagioni turistiche, le corse potranno arrivare a una frequenza di un quarto d’ora. Dicono gli esperti che l’orario cadenzato (di questo si tratta) aiuta l’utente a usare i mezzi pubblici perché semplifica le cose, di sicuro la giunta provinciale ha dimostrato di crederci perché in fase di assestamento di bilancio (ma anche nel prossimo bilancio triennale di previsione) ha stanziato i fondi per necessari per avviare questa rivoluzione. Si parte dalle linee della valle di Fassa (dove il cadenzamento estivo è già stato sperimentato con buoni risultati) per potenziare quindi il servizio estivo fra Trento e Arco (ogni ora) e fra Rovereto e Riva (ogni mezz’ora) e infine arrivare al cadenzamento orario tra Riva e Ledro, Cles e Mezzocorona, Centa e Trento, Cavedine e Trento.

Questo almeno sarà il primo passo, ma i programmi della giunta provinciale (sempre se saranno confermati dopo le elezioni del prossimo ottobre) sono più ambiziosi. Nel 2019 (dopo l’estate) il cadenzamento “biorario” - cioè ogni due ore - dovrebbe arrivare in Giudicarie e Rendena, quindi sull’altopiano di Piné e in valle di Cembra e tra Ledro e Riva (ma in questo caso ogni ora. Nel 2020 - sempre con cadenza bioraria - toccherà al Tesino, ai collegamenti tra Mori e l’altopiano di Brentonico, mentre per l’altopiano di Folgaria e Primiero le corse saranno garantite con cadenzamento orario. Infine tra il 2021 e il 2022 sarà garantito il cadenzamento a un’ora o due ore su tutta la rete dei trasporti provinciale.

Questo comporterà un aumento della percorrenza degli autobus dai 13 milioni di chilometri previsti nel 2018 a 15 milioni (nel 2020) fino a 18 milioni nel 2022 (+38% rispetto alla situazione attuale) con un incremento stimato dei passeggeri al giorno del 20 per cento, da 100 a 120 mila. L’obiettivo è di aumentare l’uso dei mezzi pubblici su un doppio fronte: quello dei pendolari, ma anche quello dei turisti.

Per raggiungere questi obiettivi lo stanziamento è di 10 milioni di euro per il triennio 2018-2020 di cui 2.5 sono stati autorizzati con l’ultimo assestamento di bilancio. Ma le risorse totali dedicate alla mobilità sono in realtà più sostanziose se si tiene conto dei 30 milioni di euro che la Provincia ha previsto per il triennio 2019-2021 per la sostituzione degli autobus utilizzati per il trasporto pubblico locale e 1,2 milioni di euro per la mobilità sostenibile n elle aree protette, servizio partito questa estate nelle valli di Rabbi (parco dello Stelvio) e Tovel (Brenta).













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