Dillo al Trentino

Tamponi con l’impegnativa? Farli in tempo è (quasi) impossibile

La segnalazione: «Se lo prenoti a pagamento lo trovi subito, con l’impegnativa possono passare anche cinque giorni. Non è possibile, l’Asl intervenga». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

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TRENTO. Tra i mille problemi che l’uragano di contatti creato dalla variante Omicron anche in Trentino, c’è quello dei tamponi di controllo o di guarigione.

L’Azienda sanitaria ha via via snellito le procedure per pore fine all’isolamento di un positivo. Sono stati accorciati i tempi per fare il tampone di guarigione per chi è vaccinato (7 giorni per chi ha ricevuto la dose booster o ha completato il ciclo delle due dosi da meno di 120 giorni) e il tampone di guarigione può essere anche antigenico, per avere un risultato più rapido rispetto al molecolare.

Ma sui tamponi (sia quelli di inizio malattia che quelli di guarigione) a finire nel mirino ora sono le farmacie: difficile, se non impossibile, riuscire a trovare un posto con l’impegnativa in una struttura della propria città nei tempi previsti. Insomma, o si fa il tampone privatamente oppure c’è da fare (da positivi) magari decine e decine di chilometri in auto per trovare una farmacia disponibile oppure ancora si aspettano dei giorni in più del previsto.

Insomma, una beffa: l’Azienda sanitaria taglia i tempi dell’isolamento ma poi per fare un tampone di guarigione con l’impegnativa nella propria città o nel proprio paese si rischia di dover aspettare qualche giorno in più del previsto, sia per terminare l’isolamento ma anche per iniziare il periodo nel caso di positività.

A segnalare una di queste situazioni di disagio è Eleonora, che ha inviato una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it per raccontare quanto le è accaduto.

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

Scrive Eleonora: «Buongiorno, volevo segnalare il nostro accaduto. Mio marito è risultato positivo al Covid nei primi giorni di gennaio. Preciso che è vaccinato con le due dosi. Ha avuto febbre alta ma non siamo stati contattati nessuno, a parte il medico di base.

Dopo tre giorni, cominciamo ad avere febbre anche io e mia figlia. A quel punto contattiamo i nostri dottori per l'impegnativa per avere un tampone rapido. Quando mi accingo a prenotare il tampone, vedo che il primo posto libero è dopo 5 giorni.

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Allora telefono in farmacia e mi dicono che è disponibile un tampone a pagamento a 15 euro anche per i bambini fino a 12 anni anche in giornata c'è posto anche lo stesso giorno senza prenotazione.

Ma io ho l’impegnativa, dico, perché dovrei pagare? “Perché noi non siamo convenzionati quella convenzionata ha posto solo tra cinque giorni perché deve tenere i posti per quelli a pagamento”, mi viene risposto.

Che vergogna. Questo dei tamponi è diventato un business che ingrassa le farmacie e che impoverisce la gente.

Giusto sarebbe che io dovrei poter presentarmi alle farmacie con una impegnativa ed essere accettata come quelli che pagano senza appuntamento. Perché l’Azienda sanitaria non è intervenuta in questo senso?

E in più siamo qui abbandonati senza che nessuno ci chiami dall’Azienda sanitaria e notate bene il Green pass di mio marito è ancora valido: se lui stesse bene, potrebbe andarsene in giro tranquillamente da positivo.

Io, avendo sintomi, avrei comunque il tampone solo tra cinque giorni visto che con un’impegnativa i tempi di attesa sono così lunghi; ed essendo anch'io vaccinata con due dosi da meno di 120 giorni potrei nel frattempo girare liberamente perché non ho un esito. Non ne verremo mai fuori, il sistema sta implodendo», conclude amareggiata Eleonora.

Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook.













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