Sciopero trasporti, adesione al 90% Domani i casellanti

Trento. Alta adesione ieri allo sciopero di quattro ore dei lavoratori di Trentino Trasporti. Alla mobilitazione indetta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa e Uiltrasporti i dipendenti hanno...



Trento. Alta adesione ieri allo sciopero di quattro ore dei lavoratori di Trentino Trasporti. Alla mobilitazione indetta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa e Uiltrasporti i dipendenti hanno risposto in numero considerevole. L’adesione è stata buona in tutti i settori, tra gli autisti, l’officina e la ferrovia Trento-Bassano ha superato il 90 per cento.

Per i sindacati è la dimostrazione che la protesta per il rinnovo del contratto è molto sentita tra i lavoratori. Adesso, anche alla luce di quanto dichiarato dal presidente Fugatti in una nota stampa alla vigilia dello sciopero, ci si attende che la Provincia convochi i sindacati e che riparta la trattativa. «Siamo disponibili a far ripartire il confronto già subito – dicono Stefano Montani (Filt), Massimo Mazzurana (Fit), Michele Givoli (Faisa) e Nicola Petrolli (Uiltrasporti) - si deve però ripartire su basi solide. I lavoratori si attendono risposte e un rinnovo dignitoso. Se così non sarà siamo pronti a ripartire con la protesta».

Intanto domani e lunedì i lavoratori dell’autostrada del Brennero saranno in sciopero, come i loro colleghi di tutta Italia. I casellanti dell’A22 saranno in sciopero domani per tre turni, cioè complessivamente dalle 6 del mattino fino alle 6 di lunedì 14 ottobre. Il personale tecnico amministrativo sarà invece in sciopero per otto ore lunedì. La protesta, indetta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, è la terza organizzata da agosto ad oggi a seguito dell’ennesima grave rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai da 10 mesi. A determinare il blocco del dialogo è ancora una volta il confronto sulla clausola sociale, elemento irrinunciabile per le organizzazioni sindacali: «Servono certezze sulla continuità occupazionale, dell’applicazione del contratto nazionale di settore, del mantenimento di tutti i trattamenti economici e normativi, per i dipendenti delle società autostradali che hanno concessioni scadute o che andranno a scadenza nei prossimi mesi – spiegano Stefano Montani della Filt Cgil con Enrico Scappini che segue il comparto per la categoria - c’è in ballo il futuro di 4mila addetti, compresi i mille di Autostrada del Brennero. Su questo punto il sindacato non è disposto a cedere».













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