«Valdastico, Valduga prenda posizione»

Rovereto. Il sindaco esca dal limbo dell’indecisione e prenda una posizione sulla Valdastico con sbocco a Rovereto Sud. È questa la sintesi della domanda d’attualità presentata dal consigliere del Pd...



Rovereto. Il sindaco esca dal limbo dell’indecisione e prenda una posizione sulla Valdastico con sbocco a Rovereto Sud. È questa la sintesi della domanda d’attualità presentata dal consigliere del Pd Mario Airoldi, che è peraltro espressione della comunità di Marco, preoccupata per l’impatto dell’opera. Un’«opera inutile» sostiene Airoldi: la decisione di Fugatti è secondo il consigliere del Pd la dimostrazione dell’inconsistenza delle motivazioni di base. I sostenitori della Valdastico hanno infatti ripetuto per decenni « che serviva principalmente per ridurre il traffico d’attraversamento della Valsugana». Invece è stato scelto il tracciato T5, «che i progettisti avevano da subito indicato come il più dispendioso economicamente, critico ambientalmente e meno utile, in quanto allungherebbe il tracciato». Sul quale «c’è solo uno studio di fattibilità che risale al 2013. Dei 40,85 km complessivi, lo studio ne prevedeva 32 in galleria , meno di 1,5 km in viadotto e poco più di 7 all’aperto. Le zone interessate dall’attraversamento, come documentato dagli studi realizzati anche dal Museo civico, è morfologicamente delicato, geologicamente instabile, custode della più importante sorgente d’acqua della Vallagarina». Il riferimento è alla sorgente di Spino, che alimenta la città. «Non meno preoccupanti i danni ambientali che per i prossimi 15/20 anni andrebbero ad interessare le valli di Terragnolo, Trambileno, Vallarsa, solo per la cantierizzazione» insiste Airoldi, che nota come l’opera sia «in contrasto anche con il protocollo di attuazione della Convenzione delle Alpi del 1991». Le amministrazioni del Basso Sarca hanno espresso la loro contrarietà, preoccupate dall’incremento di traffico che andrebbe ad interessare le loro zone. Contrari anche il presidente dell’Alto Adige Arno Kompatscher, i sindaci delle Valli del Leno e della Vallagarina. «Inspiegabile» dunque il silenzio del sindaco Valduga, che non può più sostenere «che è inutile un pronunciamento non essendoci un progetto su cui discutere».













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