Valdastico tra Marco e Serravalle 

Lo studio della Provincia. Il governatore Fugatti ai sindaci interessati all’opera ha illustrato l’ipotesi di massima con il tracciato spostato  per non interferire con la sorgente di Spino. E per alleggerire il traffico merci in Valsugana prevista l’adozione di una vignetta per i mezzi pesanti


GIANCARLO RUDARI


Rovereto. Una nuova ipotesi di tracciato prevederebbe l’uscita della Valdastico non più a Rovereto sud ma tra Marco e Serravalle. «Una soluzione che sarebbe più facilmente realizzabile sul piano tecnico e che inoltre arriverebbe a risolvere il problema della sorgente di Spino perché non verrebbe toccata»: parole rassicuranti quelle del presidente della Provincia Maurizio Fugatti che però non convincono gli amministratori della Vallagarina e delle Valli del Leno. Anzi, per certi versi li preoccupano: soprattutto Terragnolo che parla di «devastazione» del suo territorio con viadotti e casello autostradale. Ma la sintesi migliore del vertice di ieri in Provincia l’ha fa il sindaco Francesco Valduga: «Si impegnano a cercare soluzioni di minor impatto ambientale possibile, ma non l’hanno dimostrato. L’incontro non ha risolto dubbi sulla sostenibilità dell’opera. Nessuno ha potuto dare certezze e noi abbiamo manifestato le nostre perplessità».

Gli amministratori lagarini

Oltre a Valduga a Trento sono saliti i sindaci di Vallarsa, Trambileno e Ala, mentre per Terragnolo c’era l’assessore Schönsberg e per Folgaria il commissario. Presente anche il presidente della Comunità di Valle Stefano Bisoffi. Quello che Fugatti ha presentato agli amministratori lagarini è uno «scenario di fattibilità tecnico-operativo» che rispetto alle ipotesi precedenti prevede una fascia di territorio entro la quale ipotizzare il tracciato. L’autostrada dalla fine della Valdastico entrerebbe in galleria sotto il monte Maggio per poi sbucare a Terragnolo quindi un viadotto per passare sulla sinistra Leno, un ponte sul lago di San Colombano, quindi una serie di gallerie e infine l’uscita tra Marco e Serravalle. Non è un progetto, è il caso di ribadirlo, ma un’ipotesi di area (sulla quale poi eventualmente passare alla progettazione) individuata dalla Provincia per salvare la sorgente di Spino che non verrebbe toccata. «Un’autostrada è sempre un’autostrada con ponti, viadotti ma il problema della sorgente di Spino con questa ipotesi viene superato. Poi con questa ipotesi - ha affermato il presidente Fugatti - verrebbe ad essere favorito l’approvvigionamento idrico della zona di Folgaria che oggi presenta qualche difficoltà». Che non ci siano dubbi sull’uscita della Valdastico in Vallagarina, Fugatti l’ha ribadito ma allo stesso tempo ha comunicato di aver avviato «un percorso di verifica per introdurre un’area di alleggerimento trasportistico su tutta la Valsugana, in particolare con l’adozione di una vignetta da applicare sui mezzi pesanti».

Problemi irrisolti

Al dì là dell’invito (accettato) per un incontro con tutti i sindaci della Vallagarina con il presidente Fugatti, al governatore sono state espresse le forti perplessità sull’impatto di un’opera come l’autostrada in un territorio anche fragile dal punto di vista idrogeologico. «Rispetto dell’ ambiente e salvaguardia idrica (non c’è solo la sorgente di Spino) sono le due priorità alle quali aggiungo un progetto di sviluppo sostenibile del territorio già avviato da tempo che non so quanto possa essere compatible con un’autostrada: le preoccupazioni sono tante e c’è ancora molto su cui ragionare» ha fatto presente Bisoffi. Concetto ribadito dal sindaco di Vallarsa Massimo Plazzer secondo il quale se l’ipotesi progettuale dovesse diventare realtà «si andrebbe a compromettere la Valle di Terragnolo. Abbiamo preso atto dell’impegno della Provincia ma non c’erano elementi sui quali esprimersi. Dico soltanto che le Valli del Leno non devo essere utilizzate come sfogo...» «Tutti i ragionamenti vanno ripresi e approfonditi - ha aggiunto Valduga - compresa la valutazione costi/benefici per vedere se vale la pena per il territorio realizzare la Valdastico. Non dimentichiamo che all’uscita tra Marco e Serravalle va aggiunto un bypass che arrivare all’autostrada del Brennero».

Battibecco in aula

Di Valdastico si è parlato anche in consiglio provinciale con l’ex presidente Ugo Rossi (favorevole a interventi in Valsugana) partito alla carica per chiedere al suo successore se la giunta aveva deliberato per l’uscita a Rovereto sud. Fugatti ha espresso le ragioni della sua scelta mentre Rossi ha ribadito che «non si può mettere la vignetta sulla statale e che i camion passeranno comunque da Caldonazzo... Perché - ha concluso Rossi - non accetta il confronto anziché parlare delle sorgenti di Spino?»













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