«Tensione alle stelle, Valduga ha fallito» 

Andrea Miorandi chiede le dimissioni di Graziola. Ieri presidio per gli alberi in via Dante con il Tai Chi



ROVERETO. Da viale Trento a via Dante: è tutto un fiorire di presidi. Se in viale Trento domani ci si prepara forse finanche allo scontro, da qualche giorno i giardini alla Pista sono sede di presidi di protesta. Tutte le mattine dalle 7.30 alle 9 i manifestanti si danno appuntamento nel parco, con un gazebo e dietro un grande striscione "salviamo gli alberi". Ieri si è verificata un'inedita "alleanza", tra comitati pro-alberi e Tai Chi. Il prato all'ombra delle fronde degli alberi "a rischio" era quello che il maestro Roberto Paredes, scomparso qualche tempo fa, prediligeva per le sue lezioni estive, e quindi l'associazione Tai Chi nei parchi ha chiamato a raccolta i suoi amici per manifestare: "lo spazio pubblico appartiene a bambini, mamme, giovani, anziani, e che non è giusto venga sottratto per un’attività privata a pagamento di cui non mi sembra si senta l’urgente necessità", scrive la presidente dell'associazione Tai Chi. Ieri pomeriggio, assieme agli amanti di questa disciplina, c'era anche il Comitato di viale Trento. Sulle molteplici tensioni che si sommano in città, l'ex sindaco Andrea Miorandi è durissimo. «Questa tangibile tensione sancisce il fallimento dell’amministrazione "delle relazioni". Non solo per lo scontro sociale che sta montando. Il minimo della decenza è chiedere le dimissioni dell'assessore Graziola, come già avevamo chiesto, per la sua incapacità di gestire i lavori pubblici. Siamo alle prese con un'amministrazione piena di soldi (frutto dei sacrifici degli anni scorsi), soldi che non sa come spendere e che sta buttando via. Depauperando ad esempio i giardini di via Dante, ribaltando quello che avevamo pensato noi - un'estensione dell'area verde - tramutandola in taglio di alberi. C'è tutto un fiorire di comitati in città, una situazione mai vista, rischiamo di vedere i celerini nel parco delle famiglie. "Per fare bene" era lo slogan di Valduga, certo, per fare bene un disastro», conclude Miorandi. (m.s.)













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