Sovrappeso e obesità: in aiuto arriva  anche la telemedicina 

Dal trattamento con i farmaci all’assistenza a distanza La clinica Solatrix promuove per sabato il convegno al Mart


di Sara De Pascale


ROVERETO. Sabato la sala conferenze del Mart ospiterà un importante convegno sulle conseguenza per la salute di una alimentazione errata. «È una sfida continua: non smettiamo mai di aggiornarci, cercando di utilizzare le migliori tecniche per aiutare il paziente», esordisce Vito Bongiovanni, direttore della Casa di Cura Solatrix, presentando “Obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare: i modelli di trattamento”, un convegno già ‘sold-out’ che ospiterà, oltre ai professionisti trentini, anche relatori provenienti da tutta Italia. L’iniziativa convegnistica di quest’anno richiama il primo convegno tenuto a Rovereto tre anni fa, trattante il percorso di cura dell’obesità. «Il nostro è un approccio multidisciplinare», continua Bongiovanni: «Siamo collegati con istituzioni scientifiche tra cui le università di Padova e Bologna, che svolgono un’eccellente attività di ricerca». Un’importante tema, quello di cui si parlerà sabato, visto anche il continuo aumento della prevalenza di sovrappeso ed obesità nelle popolazioni occidentali, quasi triplicata tra 1975 e 2016. In Italia, sono le regioni meridionali a presentarne maggiore prevalenza. Nella provincia autonoma di Trento, invece, solamente l’8,3% dei maggiorenni ha problemi di obesità, il 31,6% è in sovrappeso.

Al di là di quanto si possa pensare, «l’obesità non rispecchia affatto l’immagine dell’uomo che si abbuffa di cibi spazzatura», spiega Maria Letizia Petroni (responsabile scientifico del Centro): «essa è anzi una malattia con forte componente genetica». Sarebbe importante quindi: «staccarsi da quell’immagine stigmatizzata di persone con obesità, spesso veicolata dai media». Per questo tipo di patologia, è necessario un modello di trattamento che tenga conto anche e soprattutto degli aspetti psicologici del paziente. «Abbiamo tre frontiere: per prima, la terapia farmacologica che offre nuovi efficaci farmaci. Poi, la chirurgia bariatrica, in grado di modificare anatomia e fisiologia del tratto digerente, la quale, se abbinata a riabilitazione, dà buoni risultati. Ed infine: la “Telemedicina”, un sistema informatico capace di fornire assistenza sanitaria a distanza», spiega entusiasticamente Petroni, precisando inoltre che vi è in corso lo sviluppo di un’applicazione per telefonini che potrà mantenere in continuo contatto il paziente con un operatore, sempre pronto a soddisfare ogni sua esigenza. «Il Trentino è un territorio di riferimento, punta avanzata dei programmi della “Telemedicina”, e ciò ci fa certamente onore», conclude. «In un anno, curiamo centinaia di pazienti: solo ambulatorialmente ne ospitiamo fra i 300 ed i 400», racconta Francesca Giordano (responsabile del centro): «Empatia, è questo il nostro segreto: nella riabilitazione vi è un ingaggio virtuoso, un’alleanza terapeutica: chi è in cura sa per certo che non verrà mai lasciato solo».

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