Solidarietà, il premio Rotary a don Nicolli
rovereto. Nato il 28 gennaio 2013, per dare una risposta alle tante famiglia in difficoltà per la perdita del lavoro, il Fondo straordinario di solidarietà ha aiutato sino ad oggi oltre 800 nuclei...
rovereto. Nato il 28 gennaio 2013, per dare una risposta alle tante famiglia in difficoltà per la perdita del lavoro, il Fondo straordinario di solidarietà ha aiutato sino ad oggi oltre 800 nuclei familiari del decanato di Rovereto. In sei anni sono stati raccolti oltre 680mila euro, di cui il 46% proveniente da donazioni dirette di privati. L’idea è partita da don Sergio Nicolli, decano di Rovereto, che proprio per questo riceverà il Premio Rotary Club Rovereto 2019. La targa verrà consegnata al religioso lunedì, nel corso della Cena di solidarietà, organizzata dallo stesso Rotary, per raccogliere ulteriori fondi da destinare all’iniziativa, perché purtroppo l’emergenza non è finita. Per partecipare alla cena, che si terrà dalle ore 19.30 alla Beata Giovanna, basta prenotarsi entro il 15 marzo telefonando al numero 366-6849100 o a rotary.club.rovereto@gmail.com
Le persone aiutate
Al costo di 25 euro si potranno gustare: torta salata alle verdure; polenta di patate con baccalà; insalata di cavolo cappuccio; fagioli; torta di rose alle mele e crema vaniglia. Un’occasione per essere vicino a chi è in difficoltà. Alla fine della cena i partecipanti, oltre al ricordo di un piacevole momento conviviale, avranno la consapevolezza di aver aiutato chi in questo momento, non a chilometri di distanza ma sul territorio, sta affrontando una situazione problematica. Dal 2013 ad oggi le pratiche analizzate sono state 970, di cui 90 sono state respinte; delle 880 accettate 528, il 60%, hanno riguardato famiglie italiane, a cui sono stati distribuiti quasi 370mila euro per far fronte al pagamento dell’affitto, delle bollette, delle spese condominiali o delle spese sanitarie. “La perdita dell’impiego ha ridotto la disponibilità economica di tante famiglie e ha fatto emergere una diffusa incapacità di gestire il denaro. La diffusione di bancomat e carte di credito ha, poi, alimentato l’illusoria convinzione che non ci sia un limite alla disponibilità di soldi, portando molti all’indebitamento. A tutto questo - spiega don Nicolli - si è aggiunta l’insicurezza rispetto al futuro che ha spinto sempre più persone verso il gioco d’azzardo, vissuto come la sola possibilità per far fronte ad una situazione sempre più complessa”.
Il lavoro della commissione
La Commissione istituita per individuare statuto e linee guida per il Fondo si è da subito appoggiata ad una Comitato esecutivo, guidato da Graziano Manica ex direttore della Cassa Rurale di Isera, a cui è stato affidato il compito di valutare le pratiche e mette in atto le azioni più utili per supportare i diversi bisogni. Dall’analisi delle pratiche è nata la necessità di istituire anche un servizio di accompagnamento. “Dieci, dodici volontari fissi – ci ha spiegato Manica – seguono per tre, quattro mesi le famiglie più in difficoltà nella gestione del denaro e delle spese familiari, aiutandole a capire quali sono le spese irrinunciabili e quali invece si possono rimandare o sono superflue. Attualmente stiamo seguendo una sessantina di famiglie. È necessario un cambio di mentalità che punti al risparmio, per far fronte non solo a spese importanti, ma anche a piccoli imprevisti. È una strada lunga per alcuni nuclei familiari, abbiamo casi di accompagnamento fino a dieci mesi”. Chi volesse contribuire al Fondo può farlo in più modi: partecipando alla cena di lunedì; attraverso un versamento sul conto corrente IT72 S082 1020 8000 0000 0139 434 della cassa rurale di Rovereto; rivolgendosi al centro pastorale o alla propria parrocchia.