LA SENTENZA 

Snua deve riassumere un operaio 

Era in infortunio quando cambiò l’appalto: non venne riassorbito



ROVERETO. È stato reintegrato al lavoro il dipendente della Padova 3 che nel momento in cui l’appalto della raccolta dei rifiuti per la Vallagarina passò a Snua, si trovava in infortunio. Non era mai stato assunto - unico caso in azienda - dalla ditta subentrante e attraverso il sindacato di base dei Cobas aveva fatto ricorso al giudice del lavoro Michele Cuccaro. Il quale nei giorni scorsi ha dato piena ragione al lavoratore, J.O., 64 anni. Secondo il giudice infatti l’appaltatore subentrante al servizio, assegnato dalla Comunità della Vallagarina, ha il ètreciso dovere di assumere tutto il personale in forza al precedente gestore, con lo stesso contyratto a tempo indeterminato e lo stesso orario di lavoro. È vero che al momento del passaggio di consegne tra i due appaltatori J.O. si trobvava in infortunio, dunque inidoneo al lavoro, ma in seguito (nel luglio 2017) la commissione medica lo aveva riconosciuto idoneo con limitazioni. L’azienda ha tentato di giustificarsi sostenendo che l’impossibilità di riassumere il lavoratore era dovuta alle limitazioni imposte dalla commissione medica, ma la sentenza del giudice Cuccaro definisce che anche all’epoca c’erano mansioni da svolgere in coppia che potevano ben adattarsi alle capacità lavorative di J.O., tanto più che il lavoratore è stato riconosciuto a fine dello scorso anno del tutto idoneo, come confermato dalle perizie d’ufficio. In base alla sentenza dunque Snua Srl deve riassumere J.O. a partire dal 10 maggio 2017, con contratto full time e alle stesse condizioni del precedente contratto con Padova 3. Snua e Padova 3 dovranno dunque pagare le retribuzioni maturate dal maggio 2017, più il rimborso delle spese mediche. Le due ditte inoltre sono state condannate a pagare a J.O. le spese di giudizio, liquidate in 3.800 euro più Iva.













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