«Serve massima trasparenza»

ROVERETO. «Su Arrcese stiamo assistendo ad un gioco pericoloso. Pur consapevoli che ogni imprenditore ha la piena libertà di gestire la propria azienda come meglio ritiene restiamo convinti che sia l'...



ROVERETO. «Su Arrcese stiamo assistendo ad un gioco pericoloso. Pur consapevoli che ogni imprenditore ha la piena libertà di gestire la propria azienda come meglio ritiene restiamo convinti che sia l'esito della recente sentenza del giudice del lavoro e sia la questione del nuovo compendio siano condizioni non determinanti per motivare la possibile decisione di spostare sede e attività fuori provincia». Lo dicono i tre segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino che insieme alle categorie che seguono l'azienda non nascondono la preoccupazione per l'incertezza sul futuro della storica ditta di logistica. «E' stato già detto ma è opportuno ribadire che Arcese è una realtà che ha dato molto al nostro territorio, ma che ha anche ottenuto molto. I conti dunque si fanno con tutte le variabili in campo e le scelte, pur nel rispetto dei diritti dell'imprenditore, non possono essere scisse dalle responsabilità che un'impresa ha verso il territorio e la comunità - aggiungono Ianeselli, Pomini e Alotti -. Abbiamo ragionevole certezza per credere che se si creeranno le condizioni ci sarà anche la possibilità di avere gli spazi di cui l'azienda ha bisogno. Mantenere l’azienda sul territorio è un valore, vanno però spiegati ancora diversi aspetti, a cominciare dall’effettivo pagamento di lease back che oggi è ancora poco chiaro».

Dal canto suo Mario Cossali non crede «che sia opportuno né utile lasciar passare sotto silenzio un comportamento come quello dimostrato da Arcese nei confronti di lavoratori, Provincia e magistratura... Un atteggiamento che non può trovare alcuna accoglienza in una comunità civile basata sul dialogo e sul confronto anche nel conflitto».













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