Rsa Vannetti, il sindaco  non ha più la maggioranza 

Il caso in consiglio. Diciassette consiglieri (5 “dissidenti” e 12 delle minoranza) firmano l’ordine del giorno a favore di via Ronchi: al voto la coalizione di Valduga resta con 15 consensi 


GIANCARLO RUDARI


rovereto. Non è ancora il caso di cantare vittoria o (a seconda dei punti di vista) di piangere per la disfatta, perché in politica può succedere di tutto e l’esatto contrario di tutto, ma ad oggi i numeri non lasciano spazio alla fantasia e sono implacabili. La maggioranza, per quanto riguarda la spinosa questione della nuova Rsa (ristrutturare la “casa rossa” Vannetti o costruirne una nuova in via Ronchi), non c’è più. Non si è ancora arrivati alla conta in aula ma sulla carta (e a meno che qualcuno non cambi idea dopo aver messo il suo nome nero su bianco) diciassette sono i consiglieri (i cinque “dissidenti” della maggioranza più i dodici delle minoranze) che vogliono via Ronchi, mentre soltanto quindici i fedelissimi alla coalizione del sindaco Francesco Valduga pro Rsa Vannetti. I numeri sono apparsi chiari ieri sera in consiglio comunale quando all’ordine del giorno proposto da Elisa Colla, Daniele Lanaro, Andrea Luscia, Alessandro Soini e Tito Parisi (tutti appartenenti alla coalizione di maggioranza) si sono aggiunti i nomi dei cinque consiglieri del Pd, dei due della Lega, di Marco Zenatti (Rovereto Progetto Città), di Ruggero Pozzer (Verdi), di Paolo Vergnano (ex 5 Stelle) e di Paolo Comper (ex Patt).

Il documento

Nell’ordine del giorno, che andrà in aula per la votazione probabilmente il 19 marzo, si chiede di «realizzare una nuova Rsa in via Ronchi tenuto conto che il consiglio comunale il 27 ottobre 2011 ha già approvato un progetto preliminare e nello stesso tempo si affida al sindaco il mandato di chiedere alla Provincia e agli altri soggetti interessati di trasferire i finanziamenti previsti per la ristrutturazione della Rsa Vannetti a favore di una nuova Rsa in via Ronchi». Non paiono esserci dubbi: o si opta per via Ronchi oppure, se Valduga e i suoi insistono per via Vannetti, la maggioranza è ad altissimo rischio. «Il documento ha dato un indirizzo politico al quale può aggregarsi anche la giunta. Vogliamo arrivare alla massima condivisione - spiega Lanaro - ma, nella riunione di capigruppo, ho capito che si voleva andare alle calende greche per evitare il voto in aula. Spero ancora che la giunta e altri della maggioranza (non lo sono più loro, la butto sul ridere...) capiscano l’importanza di andare a Trento con un documento unitario: la giunta faccia un passo indietro perché altrimenti rischiamo di perdere i soldi».

Dure le minoranze

«Una situazione schizofrenica - afferma Marco Zenatti - con il sindaco che voleva fare il mediatore e i suoi assessori sono andati giù con il machete, in particolare Plotegher contro Lanaro. Valduga deve capire che il consiglio vuole via Ronchi, non la Rsa Vannetti: siamo 17 a 15 e ora sono cavoli loro». «Il progetto del 2011 (per via Ronchi) ancora tiene e via Vannetti - aggiunge Luisa Filippi del Pd - crea tanti vincoli per una moderna casa di riposo. Nonostante le nostre richieste di portare il tema in aula non ci saremmo riusciti senza i cinque della maggioranza, segno che non bastavano le nostre pressioni...»













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