IL CASO

Rovereto, botte da orbi nel parco: dalla tasca cade una pistola 

Inquietante episodio ai giardini di via Dante: furibonda lite tra due giovani. Quello armato scappa, l’altro viene soccorso dal 118 ma dice di non conoscerlo 



ROVERETO. La segnalazione l’ha inviata un’anziana donna che risiede nei pressi dei giardini Alla Pista di via Dante.

Mentre passeggiava verso casa, lo scorso lunedì verso le 18, ha notato, più o meno all’altezza della fermata dell’autobus, una persona che osservava qualcosa all’interno del parco. Incuriosita, si è voltata ed ha notato due giovani tra i 25 e i 35 anni che senza profferire verbo se le stavano dando di santa ragione.

Non un litigio, fatto di provocazioni e scaramucce, spintoni e qualche insulto. I due si stavano picchiando come fabbri e uno addirittura aveva il volto insanguinato. Accapigliandosi e sferrando violenti colpi uno contro l’altro, a uno dei due è uscito di tasca un oggetto metallico che agli esterrefatti spettatori è parsa una pistola, che ha subito raccolto da terra con un gesto repentino, dandosela poi a gambe levate.

La scena dev’essere stata notata da altri testimoni, che hanno ben pensato di avvisare il 118. Infatti di lì a qualche istante è arrivata un’ambulanza di Trentino emergenza, mentre l’anziana, dopo essersi allontanata per una comprensibile paura, ha avvisato i carabinieri. I quali, giunti subito sul posto, hanno trovato solo uno dei due giovani mentre veniva preso in cura dagli operatori dell’ambulanza. L’altro invece non c’era più. Aveva fatto perdere le proprie tracce.

Dopo aver sentito la signora, che ha confermato la propria testimonianza, i militari dell’Arma hanno raggiunto in ospedale il ferito, lo hanno identificato e poi interrogato. Lui, com’era prevedibile, ha negato persino di conoscere l’identità del giovane con cui si stava picchiando in pieno giorno nel parco di via Dante.

Una circostanza che non ha convinto i carabinieri, decisi ad andare a fondo e capire cosa sia accaduto. E soprattutto, a rintracciare il misterioso personaggio che aveva perso per accidente quello che è parsa un’arma da fuoco. Non essendoci riscontri immediati, la segnalazione è comunque oggetto di approfondimenti e indagini.

Pare innanzi tutto poco credibile che i due non si conoscessero, e che il giovane identificato non conosca le ragioni della violenta colluttazione che lo ha visto coprotagonista. Com’è intuibile, non si tratta di una ricerca facile, ma qualche nuovo elemento potrebbe venire alla luce nei prossimi giorni.

I carabinieri della compagnia di largo Dalla Chiesa sono intenzionati ad arrivare all’identificazione del secondo giovane e verificare se costui abbia nelle proprie disponibilità un’arma. Che per quel che se ne sa potrebbe anche essere finta, ma una verifica è d’obbligo.













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