Ragazza di 13 anni abusata dal compagno della madre 

Violenza in casa. L’uomo residente nel Basso Trentino condannato a 4 anni. Una drammatica vicenda durata un anno e mezzo fino a che la piccola in lacrime ha raccontato tutto alla mamma


GIANCARLO RUDARI


Rovereto. Finalmente dopo un anno e mezzo di abusi non ce l’ha fatta più ed ha trovato la forza per sfogarsi e raccontare tutto: «Quando tu non sei in casa il tuo compagno mi costringe con la forza ad avere rapporti sessuali...» ha detto in lacrime una ragazzina alla mamma. E’ finito così l’incubo (con la condanna dell’uomo a quattro anni) vissuto per oltre un anno da una tredicenne residente nel Basso Trentino oggetto delle attenzioni morbose e della violenza da parte del compagno della madre.

Il tentativo di difesa

L’uomo, dopo aver saputo del racconto della ragazzina, si era presentato spontaneamente dai carabinieri per autodenunciarsi. Ma il suo racconto si era limitato ad atteggiamenti intimi ed a palpeggiamenti evitando di parlare degli abusi. La procura della Repubblica aveva aperto un fascicolo a carico dell’uomo, 40 anni, con l’accusa di violenza nei confronti di minorenne. Violenze confermate nel drammatico racconto lineare ma da brividi reso nel corso dell’incidente probatorio in una situazione protetta. Un racconto che non ha lasciato scampo al “patrigno”. Il quale, attraverso il suo avvocato, ha chiesto il rito abbreviato. E così è comparso ieri davanti al giudice Riccardo Dies: ha cercato di difendersi dicendosi innamorato della ragazzina, il suo avvocato ha parlato di una personalità psicologicamente fragile ed ha proposto un risarcimento alla vittima. Il giudice, con lo sconto di pena per il rito abbreviato e le attenuanti generiche, ha condannato il quarantenne a quattro anni stabilendo un risarcimento di 50 mila euro. Inoltre è stata stabilita l’interdizione perpetua da qualsiasi tipo di attività e di relazioni che coinvolgano dei minori.













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