Ogni sera “turisti dei rifiuti”  che abbandonano immondizie 

Il fenomeno interessa soprattutto le zone a corona del centro, come via Magazol e via Pasqui borse piene di ciarpame ai piedi dei bidoni, e c’è chi lascia cucine dismesse davanti alla piscina



ROVERETO . È un fenomeno sotterraneo, scorre come fiume carsico e affiora solo al mattino, nella sua manifestazione più sgradevole, sotto forma di sacchetti di rifiuti e ciarpame assortito, abbandonati al loro destino quasi come la campana per la raccolta del vetro a cui vengono appoggiati li inglobasse per farli sparire alla vista. Invece quei rifiuti rimangono lì per giorni, sovente per settimane, prima che qualcuno si preoccupi di farli sparire.

Il “turismo dei rifiuti” non conosce sosta ed è un malcostume molto difficile da perseguire. Può apparire un controsenso che dei cittadini si prendano la briga di caricare in auto (a volte persino sullo scooter) dei sacchi pieni di immondizia per scaricarli a fianco degli ormai rari bidoni condominiali, ovunque purché lontano da casa. Sarebbe molto più semplice portare tutto al Crm più vicino, i rifiuti seguirebbero uno smaltimento controllato e non si incorrerebbe nemmeno nel rischio di multe o sanzioni. Ma la pessima usanza persiste, e lo si può notare nelle zone a corona del centro, ad esempio l’asse tra via Magazol e via Pasqui, o i bidoni lungo via San Giovanni Bosco. I residenti più attenti e qualche commerciante con spirito di osservazione hanno notato più volte la stessa scena ripetersi: arriva un’auto, scende qualcuno con delle borse di immondizie, le deposita ai piedi dei bidoni, poi risale e se ne va. Accade di preferenza in zone poco frequentate, e di sera o di notte, com’è ovvio immaginare: con il favore delle tenebre è più facile evitare testimoni o fare magre figure (perché la pratica di abbandonare rifiuti sarà anche diffusa, ma è perlomeno considerata un comportamento riprovevole). Quando qualche cittadino animato da buoni intenti fa notare al trasgressore di essere nel torto, riceve in giustificazione un classico del qualunquismo deresponsabilizzante: “Embè? Lo fanno tutti”. Cosa falsa, perché i “turisti dei rifiuti” sono per fortuna una ristretta minoranza, ma basta questa a deturpare la città.

C’è anche chi esagera davvero e oltre all’immondizia di casa scarica in strada cucine dismesse e mobilia da buttare, per farla più spiccia, nonostante anche per i rifiuti ingombranti sia previsto un servizio apposito: basterebbe chiamare un numero verde di Dolomiti Ambiente, ma a quanto pare è troppa fatica. Il risultato purtroppo lo si scopre al mattino successivo (sempre più spesso, per la verità), con cestini e bidoni circondati di immondizia, magari proprio sotto casa propria. Abbandonati da qualcuno che non aveva né la voglia né la pazienza di differenziare i rifiuti, e preferisce sbarazzarsene alla chetichella, senza che nessuno veda.(gi.l.)

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