Rovereto. Il turismo a Rovereto e Vallagarina ha chiuso il 2018 con risultati più che incoraggianti. Aumentano nettamente le presenze (più 9 per cento) ed anche gli arrivi (più 1,2), a testimonianza di un consolidamento della nostra zona tra le mete considerate dai turisti, ma anche della capacità del territorio di “trattenere” chi arriva, offrendo occasioni che vanno oltre il singolo evento o la singola attrattiva. In altre parole, di fare sistema con una offerta varia e diversificata che spinge a fermarsi per più di una notte.

I dati li ha forniti ieri sera il presidente Giulio Prosser all’assemblea annuale dell’Apt. Assemblea che in assenza di scadenze elettive (era prevista solo la sostituzione di un revisore dei conti) si è centrata soprattutto su un bilancio “a mandato in corso” e sulle prospettive. Partendo da un assunto incontestato: il turismo per la Vallagarina è una risorsa irrinunciabile, e la Vallagarina ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo importante. Sia per le sue risorse culturali, sia per quelle sportive, sia per gli eventi che sa proporre. Ma è soprattutto nell’evoluzione del turismo, con un costante aumento dei “turisti slow” che Prosser individua la chiave strategica del futuro prossimo. Sono interessati sia alle bellezze abientali che a quelle culturali che all’enogastronomia ma è il loro modo di vivere il territorio nel suo complesso, su ritmi più umani, il tratto caratteristico essenziale. La bicicletta, soprattutto nella versione più attuale della e-bike è il loro mezzo di spostamento caratteristico, e a questo punto la rete di ciclabili ma anche la disponibilità di strutture dedicate per la manutenzione e ricarica delle bici elettriche sono l’infrastruttura che il territorio deve saper mettere in campo. Su questo Prosser ha chiesto a tutti i Comuni di adoperarsi in questa direzione.