coppola (verdi) e le dimissioni del coportavoce 

«Migliarini dovrebbe fare autocritica»

ROVERETO. Lucia Coppola, coportavoce provinciale dei Verdi, è stata chiamata in causa da Maurizio Migliarini che l’altro giorno si è dimesso dall’incarico. «Io vengo citata in quanto concausa del suo...



ROVERETO. Lucia Coppola, coportavoce provinciale dei Verdi, è stata chiamata in causa da Maurizio Migliarini che l’altro giorno si è dimesso dall’incarico. «Io vengo citata in quanto concausa del suo abbandono, per incompatibilità. Ritengo abbastanza normale, e accade in ogni partito, che ci possano essere visioni differenti sui temi che vengono via via posti all'attenzione della politica nazionale e locale. In quanto Verde e ambientalista, e come coportavoce provinciale - scrive Coppola - , ho ritenuto di sostenere politicamente le istanze della stragrande maggioranza dei Verdi di Rovereto che hanno preso posizione e lottato a fianco dei Comitati per salvare il patrimonio arboreo della città, pesantemente compromesso dagli interventi posti in atto dal Comune. Dunque niente di personale nei confronti di Migliarini, che ovviamente ha tutto il diritto di pensarla diversamente. Ma forse anche il dovere di rispettare coloro, e sono tanti, che hanno un'idea differente su che cosa significhi avere a cuore la salute, la bellezza, la salubrità di un territorio. Aggiungo che mi confronto sempre sul piano delle idee, avendo una visone dialettica, e cerco di non scadere mai su quello personale, perché per me il rispetto delle persone viene prima della politica e prima delle appartenenze partitiche. Immagino che essere messi così pesantemente in minoranza non sia piacevole, ma potrebbe essere l'occasione, una buona occasione, per operare qualche opportuna riflessione e magari anche un po' di autocritica. Ma dubito che succederà. In fondo la cosa più semplice è prendersela con gli altri. Essere Verdi e non portare avanti battaglie ambientaliste è una contraddizione in termini che certo i Verdi di Rovereto non potevano sostenere. In punto di morte, Voltaire disse che la cosa migliore che aveva fatto nella sua vita era stato piantare 25 mila alberi. Chi li ha a cuore, soprattutto nelle città dove il contributo al benessere e alla vivibilità non è certamente solo estetico è di certo in ottima compagnia. Continuiamo in ciò che è giusto».













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