Mercatini e luminarie diventano “vintage” 

Centrali i simboli tradizionali, anche se rivisitati in chiave moderna. E spunta pure il presepe vivente



ROVERETO. Agostino Carollo è uomo di spettacolo e sa che per non perdersi, le notizie vanno centellinate. E giocate un po’ alla volta per tenere alta la tensione e creare l’attesa. Per questo ieri mattina di anticipare sul suo programma più di quanto richiamato nel verbale dalla commissione non aveva alcuna intenzione. Quello che è certo è che rispetto al Natale degli ultimi 15 anni cambieranno molte cose. Più attenzione agli eventi, per esempio, più musica, più proposte per i giovani. Ma anche, e non è un paradosso, più aderenza alla immagine tradizionale del Natale. Una proposta “vintage”, l’ha definita e lodata la commissione, che si vedrà sia nell’allestimento del mercatino che in quella delle luminarie. «Vuol dire - spiega Carollo - un chiaro riferimento all’immagine tradizionale del Natale, anche se rivisitata in un’ottica contemporanea». Insomma, un Natale più “natalizio” nel senso tradizionale del termine negli addobbi e nei richiami all’iconografia. Arrivando fino al presepe vivente, che anche se non è certamente un unicum in Trentino non è certo proposto dalle città maggiori e sulla loro scala. E tra l’altro ha il pregio di affondare veramente nella tradizione nazionale del Natale, quella del presepio e di San Francesco, molto più di tutte le assonanze nordiche (magari filtrate dalle multinazionali del consumo di massa) che dominano invece in gran parte delle proposte natalizie. Ma parallelamente a questa riscoperta del “classico” Carollo pensa anche ad una proposta più schiettamente legata alla festa, nella quale il Natale diventa quasi una coincidenza. Per questo gli eventi, che spazieranno molto nella musica e nell’intrattenimento anche leggero, immaginati come occasioni per creare movimento e divertimento. A sostegno delle iniziative più propriamente natalizie.













Scuola & Ricerca

In primo piano