Incendio al Polo Meccatronica 

Il rogo innescato da un corto circuito. Le fiamme si sono sviluppate nel laboratorio di elettrica dell’Istituto Professionale Veronesi L’allarme alle due di notte, quando una guardia giurata in servizio notturno ha visto i bagliori ed il fumo denso ed acre uscire dall’edificio


Luca Marsilli


Rovereto. Le fiamme si sono innescate con ogni probabilità da un corto circuito, forse per una infiltrazione d’acqua. Ma saranno domani i periti dei vigili del fuoco ad accertare con certezza cosa abbia provocato l’innesco. Pompieri e carabinieri intervenuti la nostra scorsa, quando alle due di notte la vigilanza notturna privata ha dato l’allarme per un incendio al Polo della Meccatronica, hanno individuato con precisione in punto da cui è partito l’incendio ed hanno escluso che possa avere origini dolose.

Escluso il dolo

Perché non si sono trovate tracce nei fumi di benzina o altri materiali da innesco, e perché il punto dove è partito il fuoco non sarebbe compatibile con accessi dall’esterno, dei quali peraltro non c’è traccia. Resta quindi solo il corto circuito, e a quanto pare, nell’impianto elettrico dell’edificio, perché a scuole ancora chiuse, che in quel laboratorio ci potesse essere qualche macchina dimenticata in tensione sembra di poterlo escludere. Il primo focolaio ha poi trovato esca nel materiale accatastato sulle scaffalature. Attrezzatura diversa ma con molte componenti plastiche, che oltre ad alimentare rapidamente il rogo, hanno prodotto anche una gran massa di fumo nero ed acre che ha invaso il laboratorio di elettrica del Cfp Veronesi, nel lato sud del corpo H del Polo.

Fiamme subito contenute

Non ha comunque danneggiato altri servizi ospitati nello stesso corpo: adiacenti si trovano aule e uffici del Veronesi e gli spazi del Made++. Ma i pompieri di Rovereto hanno impedito che si propagasse. I danni sarebbero quindi significativi (si parla di qualche decina di migliaia di euro) ma contenuti: alcuni computer che si trovavano vicino al luogo dove sono divampate le fiamme ed il materiale in uso al laboratorio. Le prime verifiche avrebbero escluso che il calore abbia provocato danni al resto degli impianti, che si trovano tutti sotto la pavimentazione. Ma anche per questo serviranno ulteriori verifiche.

«Se non fosse successo sarebbe stato sicuramente meglio - commentava ieri la dirigente del Veronesi Laura Scalfi - ma mi sembra di poter dire che i danni siano tutto sommato limitati. Il laboratorio di elettrica richiederà tempo per tornare in funzione, ma è solo uno dei tre di cui dispone la scuola. Le altre aule e gli altri laboratori non hanno subito danni, nemmeno dal fumo. Nulla quindi che impedisca la normale ripresa delle lezioni la settimana prossima, anche negli spazi del Polo della Meccatronica».















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