Il matrimonio tra Nisi e Villa  con la Venere di Laussel

AVIO. Ad Avio cerimonia di nozze insolita: nella sala consigliare sabato si sono trovati solo i due promessi e i testimoni con il sindaco Federico Secchi e la funzionaria Maria Vicentini. Sono gli...



AVIO. Ad Avio cerimonia di nozze insolita: nella sala consigliare sabato si sono trovati solo i due promessi e i testimoni con il sindaco Federico Secchi e la funzionaria Maria Vicentini. Sono gli studiosi trentini Marta Villa, antropologa, e Domenico Nisi, archeologo, ad aver detto il fatidico sì di fronte ad Albertina Pretto, sociologa e docente dell’università Trento, e a Thomas Conci, roveretano accompagnatore di territorio e collaboratore da anni alle ricerche archeologiche di Nisi.

«Matrimonio mantenuto segreto fino all’ultimo e simbolico quello che li ha visti protagonisti. I due studiosi racconta la sposa hanno scelto come immagine della loro unione la raffigurazione di una delle più antiche dee madri preistoriche europee: la Venere di Laussel è stata infatti raffigurata sulle bomboniere. Proprio Nisi e Villa infatti parteciperanno a giugno al più importante congresso mondiale di archeologia preistorica, quello della Uospp a Parigi dove Nisi Villa presenteranno la nuova rilettura interpretativa della Venus dopo cento anni dalla sua scoperta: una scultura antropozoomorfa dedicata a celebrare il matrimonio in un riparo dove probabilmente i nostri antenati si riunivano per questo scopo e per rinnovare i legami famigliari.

La sposa indossava un gioiello rappresentante la scultura e realizzato a mano, come le stesse fedi nuziali, dall’orafo e artista veneziano-veronese Alberto Zucchetta. Il sindaco Secchi ha ricordato, facendo sue le parole del filosofo Kierkegaard, che il matrimonio è il viaggio di scoperta più importante che l’uomo possa compiere.















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