Golf ai Lavini, crepe nella maggioranza 

Colla (Civici): «Investimento elevato, i campi a 9 buche sono snobbati. Ci sono altre attività sportive da promuovere»


di Michele Stinghen


ROVERETO. Golf ai Lavini, le perplessità arrivano anche dalla maggioranza. Anche tra i Civici c'è chi si chiede l'effettiva utilità di green e buche tra biotopo e zona industriale. Le crepe sul tema in maggioranza ci sono, in consiglio comunale sono state esplicitate dai consiglieri Francesco Romano - che di sfuggita si è detto perplesso sul progetto - e soprattutto da Elisa Colla. La consigliera dei Civici, che ha comunque votato a favore della delibera (soprattutto perché formalmente, come rilevato anche da Cemin non contiene cenni sul golf), ha posto diversi quesiti e domande, molto critiche, sul progetto. «Condivido la valorizzazione dei Lavini, ma, per l'aspetto sportivo, faccio fatica a concepire una riqualificazione in questo modo, per quanto non sia un'attività invasiva. Ci sono altre attività sportive, e penso alla mountain bike, al trekking, al nordic walking, che già adesso attraggono in Trentino molte persone, attività costruite su quello che già c'è; fatico così a comprendere invece la presenza di un campo di golf in quell'area». Un progetto fatto e finito non c'è, e per questo Colla ha voluto declinare le sue perplessità in forma di domande, alla luce di aspetti critici. «Ho fatto una veloce indagine, e mi risulta che i campi siano generalmente un po' in perdita, e vivano su servizi paralleli, di solito operazioni immobiliari parallele. Mi chiedevo che tipo di introito possa portare a Rovereto, considerato anche che investire sul mattone adesso non è ideale. Parlando con alcuni golfisti, che forse sono diversi da quelli che avete interpellato, mi è stato detto che con 2 milioni si costruisce un campo da 9 buche: campi così vengono snobbati dai praticanti. I campi vicini sono sul Garda, a Folgaria, ma sono già luoghi turistici, il golf aggiunge solo attrattività. Inoltre i campi da golf vivono dei contributi dei soci (da 50 a 100 euro); quello di Bogliaco sul Garda ha 15 mila sostenitori». Sul potenziale turistico del golf ai Lavini Colla ha altri dubbi - "credo che valga zero la vicinanza con l'autostrada, e non penso che l'area possa concorrere con la visione del Garda o delle montagne". Dubbi sui costi (la consigliera ha chiesto la previsione delle spese di manutenzione e se si prevedono contributi privati) ma anche sull'effettivo impatto ambientale, più che altro per l'utilizzo dell'acqua. «Mi spaventa molto l'uso dell'acqua, per una zona scoscesa come quella dei Lavini; che per diventare attrattivi si debba poi andare ad occupare 40 ettari, cioè tutto quello che non è biotopo». Elisa Colla si dice preoccupata, e per questo ha chiesto risposte su questi punti critici: «Sarei molto più vicina ad altri aspetti culturali, il sentiero della Pace, gli ambiti museali, che vedrei più strategici», ha concluso l’intervento in aula.

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