DMack, le richieste del sindacato 

Nella bozza di accordo si chiedono garanzie su assunzioni e stipendi



ROVERETO. Questa volta sono stati i sindacati a emendare la bozza di accordo relativa al progetto Dmack, cioè al ventilato insediamento dell’azienda che realizza pneumatici da rally negli spazi della Marangoni con un investimento da 8,8 milioni di cui un terzo sborsato da Trentino Sviluppo “regista” dell’operazione. La nuova azienda si impegna a realizzare pneumatici da competizione fino a 250 mila pezzi all’anno entro 5 anni e a occupare 40 persone entro 4 anni. In questo contesto Trentino Sviluppo dovrebbe avere un ruolo di garante sugli impegni occupazionali e la Marangoni stessa, che partecipa al progetto DMack, promette la stabilità dei livelli occupazionali. Su questo è stata nuovamente chiesta l’approvazione delle organizzazione sindacali che avevano rifiutato di firmare la prima proposta di accordo ritenuta scarsamente vincolante nella tutela dei posti di lavoro a fronte di un esborso di denaro anche pubblico.

Al documento i sindacati hanno dunque fatto delle aggiunte che ora saranno valutate dalle aziende coinvolte e dalla stessa Trentino Sviluppo in modo da arrivare poi a una chiusura della trattativa. «È necessario - spiega Antonio Mura dei Cobas - che su questo aspetto ci sia la massima trasparenza, per evitare zone d’ombra e affinchè tutto sia chiaro e alla luce del sole. Noi come Cobas abbiamo chiesto esplicitamente che nelle nuove assunzioni vengano riassorbiti 8/10 unità lavorative licenziate da Marangoni nel 2016, su base volontaria. Si tratta di dare una risposta immediata alle situazioni più difficili che sono rimaste in piedi dopo i licenziamenti di allora».

La Cgil invece ha chiesto - e i Cobas concordano con tali richieste - un impegno a DMack affinché ai propri dipendenti garantisca lo stesso trattamento salariale della Marangoni; a quest’ultima si chiede invece di “presentare un idoneo piano industriale atto a garantire la saturazione produttiva del compendio manifatturiero entro il 22 ottobre 2018”.













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