Con il rombo dei motori  l’abbraccio a “Nik 169” 

L’anniversario della scomparsa. A due anni dalla morte oltre duecento amici con i genitori e parenti del ragazzo morto due anni fa in corteo dalla città hanno raggiunto la baita degli alpini



Rovereto. Erano in tanti, oltre duecento, gli amici ed i parenti che hanno voluto ricordare, a due anni dalla scomparsa, Nicola Trainotti. Lo hanno fatto con il rombo delle loro moto e delle Apecar in omaggio al diciassettenne che il 19 giungo del 2017 è morto in seguito alla caduta con la sua moto (la “Nik 169”) mentre andava a stampare la tesina per il diploma alla scuola alberghiera del Varone. Una tragedia che ha lasciato il segno nei genitori Rudy e Claudia (Nicola era figlio unico) e nei suoi tantissimi amici con i quali divideva la passione della moto. E l’anniversario anche quest’anno non poteva passare senza un incontro che è stato anche un momento di festa come Nicola avrebbe voluto per il suo carattere sempre gioviale ed allegro. Ad organizzare l’appuntamento ci ha pensato Renzo Bonafini amico del ragazzo e della sua famiglia. La giornata è iniziata con una messa celebrata da don Francesco Scarin che ha ricordato Nicola con parole commoventi alla quale è seguito il corteo delle moto e delle Apecar (scorato dalla polizia locale) fino alla baita degli alpini in Costa Violina per un pastaparty. Non è mancato un momento di divertimento con una piccola gara e una lotteria il cui incasso è stato devoluto per celebrare alcune messe in ricordo di Nicola e per l’associazione Ala per Chernobyl. «E’ stato un raduno sentito e partecipato - ha detto Bonafini - ma anche una festa come Nicola avrebbe voluto». Oltre al ringraziamento dei genitori toccante è stato il ricordo della cugina Chiara: «Mi capita ogni giorno di pensare a quel lunedì, un giorno che ci ha lasciato una cicatrice incurabile ma che ha anche lasciato uno splendido sorriso, il tuo, che vive in tutte le persone che ti hanno voluto bene. Con t e ho passato momenti che mi hanno lasciato moltissimi ricordi, i più belli credo... e che non dimenticherò mai. Molti amici mi hanno detto che le persone non si perdono mai se le hai nel cuore; puoi perdere la loro presenza, la loro voce, il loro profumo; ma ciò che hai imparato da loro, ciò che ti hanno lasciato, quello non lo perderai mai. Mi manchi ogni giorno di più...»













Scuola & Ricerca

In primo piano