ROVERETO. Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato dà torto al Comune: la procedura seguita lo scorso anno per la convenzione stipulata con le scuole musicali della Vallagarina per gestire la Civica scuola musicale Riccardo Zandonai è irregolare e va annullata. Aveva dunque ragione il Cdm - a cui era stato affidato un risibile monte ore, poi rifiutato dalla scuola di via Maioliche - nel sostenere l’illegittimità della procedura di convenzione, che anche secondo il Consiglio di Stato sarebbe un escamotage per evitare la normale e trasparente procedura d’appalto prevista dalla legge. C’è da dire però che già dopo la sentenza del Tar, che aveva dato ragione al Cdm, il Comune era corso ai ripari annullando la delibera della convenzione e indicendo una gara d’appalto per la Civica, che per l’anno accademico prossimo, 2018/9, è stata assegnata a un’associazione temporanea d’impresa formata dalle scuole musicali Jan Novak di Villa Lagarina, Opera Prima - Quattro Vicariati di Ala e, appunto, il Cdm di Rovereto. Con tutta evidenza, le tre scuole hanno trovato un accordo tra di loro. Un altro elemento importante è che il Consiglio di Stato ha confermato l’impianto della sentenza del Tar, esclusa la sanzione (circa 3.400 euro) comminata al Comune. Benché la cifra sia esigua per un’amministrazione comunale, sarebbe sufficiente per metterla nei guai con la Corte dei Conti. Per il Comune, la cancellazione delle sanzioni (e la contestuale compensazione delle spese legali, ovvero “ognuno paga i propri avvocati”) è un fatto di grande importanza. Dal punto di vista politico, invece, un’amministrazione che non rispetta le regole non fa certo una bella figura. Dal canto suo, Paolo Sfredda, presidente del Cdm, ci mette il carico: «Questa sentenza sancisce definitivamente un principio di giustizia e legalità da cui non sarà possibile tornare indietro e di cui dovranno tener conto anche le amministrazioni future». (gi.l.)