«Arroganza senza limiti Valduga non governa più» 

Miorandi: la presenza massiccia della forza pubblica è la sconfitta della politica Finocchiaro (Verdi) chiede le dimissioni di Previdi e Migliarini (anche loro Verdi)



ROVERETO. «Nel giorno mondiale della terra la giunta ambientalista, si fa per dire, ha dimostrato con questa arroganza che di questo ambiente non conosce niente. L’assessore Mauro Previdi e Maurizio Migliarini (coportavoce provinciale dei Verdi ndr) dovrebbero dimettersi: sono una vergogna dei Verdi italiani, eletti con i voti dei Verdi sono complici degli Unni e di Attila. Potevano fare qualcosa per salvare gli alberi invece si sono schierati a favore dell’abbattimento: questo è inaccettabile». Parole dure quelle pronunciate da Pino Finocchiaro (storico Verde roveretano) a fianco del consigliere Verde Ruggero Pozzer da poco passato all’opposizione. E a rincarare la dose ci pensa Andrea Miorandi, ex sindaco, ed ora consigliere comunale del Pd: «Lasciare in mano la città alle forze dell’ordine nella gestione di un cantiere è la sconfitta della politica. Non è più Valduga e i suoi che governano, qui non si è visto nessuno di un’amministrazione comunale che ha preferito affidarsi ai propri dipendenti piuttosto che metterci la faccia. Ed è un paradosso di chi si è candidato alle buone relazioni e invece ha preferito mettere qui un centinaio di forze dell’ordine dando l’idea di una città militarizzata: questo è il risultato finale, oltre al tema del verde, che verrà ricordato dall’opinione pubblica. E quella che ci viene consegnata oggi è una cartolina terrificante di Rovereto e dell’intera provincia». Miorandi è arrivato in viale Trento (quando c’era già il sole) a rinforzare la truppa dei consiglieri comunali d’opposizione (oltre a Pozzer anche Luisa Filippi del Pd e Marco Zenatti di Rovereto Progetto città) già presenti a notte fonda. «La protesta si è svolta pacificamente e i timori del sindaco che ha militarizzato l’area si sono dimostrati infondati. Condanniamo gli attacchi personali e prendiamo le distanze dai volantini ingiuriosi - puntualizza Filippi a nome del gruppo consiliare del Pd - Siamo arrivati ad una situazione di forte tensione ma nulla giustifica uno spiegamento di forze come abbiamo visto. L’amministrazione comunale ha sbagliato tempi e modi senza quella condivisione sociale-politica che abbiamo ricercato fino all’ultimo attraverso una mediazione che non ha portato a nulla a dimostrazione della mancanza di volontà di dialogo».(g.r.)













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