la proposta di farinati 

«Amr fatica: è ora di lavorare alla fusione con Trento»

ROVERETO. «È di questi giorni - scrive Paolo Farinati - la pubblica presentazione dei dati di bilancio e dell’attività svolta delle Farmacie Comunali di Trento nel 2017. Numeri importanti, che ci...



ROVERETO. «È di questi giorni - scrive Paolo Farinati - la pubblica presentazione dei dati di bilancio e dell’attività svolta delle Farmacie Comunali di Trento nel 2017. Numeri importanti, che ci dicono di un fatturato poco sotto i 22 milioni di Euro, in crescita del 2,4%, e di un utile di 1 milione e 132 mila Euro, di cui 817 mila Euro da distribuire come dividendo al Comune. Accanto ai numeri finanziari, grande soddisfazione per la qualità del servizio, riconosciuta anche a livello nazionale ai ben 82 dipendenti, tutti di significativa professionalità. Le Farmacie Comunali di Trento, che già oggi gestiscono il servizio nei dintorni della città, come pure a Pergine, ma anche ad Arco e Riva del Garda, sulla base di precisi accordi e convenzioni, stanno guardando giustamente verso la città di Bolzano.

Riflettendo sulla nostra AMR, che ben sappiamo gestisce, tra gli altri servizi, anche le nostre farmacie comunali, e le difficoltà che annualmente manifesta, pur riconoscendo le elevate capacità della direzione e di tutti i dipendenti, non posso non ricordare l’accordo sottoscritto ancora nel 2008 tra i due sindaci Alberto Pacher e Guglielmo Valduga. Tale accordo invitava esplicitamente i C.d.A. delle due aziende a collaborare e a ricercare possibile intese anche societarie. Credo che per AMR si impongano visioni e scelte strategiche di medio-lungo termine. Guardando in primis alla Vallagarina, vedi la farmacia d’Isera gestita da anni da AMR, ma soprattutto non avendo timore di andare oltre territorialmente e pianificando ben oltre il contingente. Questo significa, in primis, dare garanzie a tutte le professionalità presenti in AMR, oltre al dare continuità all’alta qualità offerta ai cittadini. Se tale premessa è condivisa, credo vi possano essere concrete nuove opportunità, con cui, in giusta osservanza anche delle nuove normative, si possa dare adeguate risposte al progressivo restringersi dei margini economici aziendali di AMR, dovuto soprattutto al limite comunale dell’operatività dell’Azienda stessa.

Ritengo che un dialogo proficuo con Trento sia indispensabile e improrogabile.

Per arrivare anche ad una fusione in un’unica società. Questo darebbe vita ad un unico soggetto pubblico nel settore farmaceutico per un bacino di più di 250 mila abitanti, con comprensibili vantaggi sulla qualità dei servizi, sulla economicità ed efficienza ottenute dalle evidenti economie di scala, su una possibile crescita anche occupazionale della nuova Azienda. Aggiungo che la PAT, e con essa l’Azienda Sanitaria Provinciale e tutte le A.P.S.P. sul territorio, potrebbero così collaborare con un soggetto forte e qualificato.

Non vorrei che si perdessero le nuove opportunità che la nostra AMR ha chiaramente innanzi a sé. Come a metà degli Anni ’90 Rovereto seppe leggere con intelligenza, determinazione e responsabilità l’evoluzione in atto nel settore strategico delle multiutilities giungendo a creare l’attuale Gruppo Dolomiti Energia, così altrettanto si dovrebbe saper agire oggi per quanto riguardale farmacie comunali».













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