Alla Sat il libro di Marco Berti viaggiatore ed alpinista

ROVERETO. Il destino di un alpinista-viaggiatore, nato tra i canali veneziani e di un suo coetaneo che vive alle pendici delle più alte montagne del mondo. Stasera la sede della Sat di corso Rosmini...



ROVERETO. Il destino di un alpinista-viaggiatore, nato tra i canali veneziani e di un suo coetaneo che vive alle pendici delle più alte montagne del mondo. Stasera la sede della Sat di corso Rosmini 53 ospiterà il viaggiatore-alpinista veneziano Marco Berti, classe 1965, che dopo le prime esperienze sulle Dolomiti ha viaggiato e arrampicato in India, Pakistan, Nepal in ogni suo angolo, Tibet, Bhutan, Thailandia, Sri Lanka, Maldive, Giordania, Egitto, Tunisia, Marocco, Libano, Yemen e America del Nord. Apprezzato fotografo e relatore, ha presentato conferenze in Italia e all’estero sul mondo dei viaggi e sulla sua attività alpinistica. Ha collaborato per molti anni con Il Gazzettino e con numerosi periodici oltre ad aver co-condotto alcuni format televisivi. “Il vento non può essere catturato dagli uomini”, con la prefazione di Fausto De Stefani, è la sua prima opera pubblicata da Priuli & Verlucca nella collana “I Licheni”. Racconta un viaggio, che ha per denominatore comune il mondo sherpa, ma che spazia tra Medio Oriente, Oceano Indiano e Stati Uniti d’America, tra fatti dimenticati o noti a pochi, memorie famigliari, esperienze alpinistiche, personaggi conosciuti e sconosciuti. Alle 20.30 alla Sat.















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