«È una strada a rischio, lo diciamo da anni» 

I residenti preoccupati: senza dissuasori tutti corrono, ormai siamo abituati a soccorrere feriti



ROVERETO. Il primo a chiamare i soccorsi è stato Fabrizio Fiume. «Ho sentito un gran baccano, ho immaginato che potesse essere un incidente e mi sono affacciato. C’era un’auto sfasciata sulla corsia nord, e due persone a terra». Non è la prima volta che un’auto va a sbattere contro il muro, e nemmeno la seconda o la terza. «Più volte mi è capitato di soccorrere persone che erano finite contro muretti di abitazioni, grossomodo sempre nello stesso tratto. La verità è che qui corrono tutti, nonostante si tratti di una zona frequentata e per giunta con una scuola vicina. Finora era accaduto solo di notte e nessun pedone era stato coinvolto. Ma adesso purtroppo è successo, mi spiace tantissimo per la coppia travolta, speso se la cavino entrambi. Ma che questo fosse un punto pericoloso, lo avevo segnalato di persona al sindaco e alla circoscrizione, più volte. Ora forse capiranno che avevo ragione». Alessio e Ornella Erspamer vivono all’azienda agricola Bossi Fedrigotti, e con gli incidenti in via Unione hanno una certa familiarità. «In casa abbiamo sempre a portata di mano un triangolo e il giubetto catarifrangente. Purtroppo ci è capitato parecchie volte di usarli, di solito di notte. Li stentiamo arrivare, autrro e moto, a forte velocità. A volte qualcuno finisce contro un muretto, o distrugge una recinzione». Nei pressi del punto in cui la Clio ha impattato la prima volta contro il marciapiede, ci sono evidenti segni degli incidenti dei mesi scorsi. Un pilastro all’ingresso di una villetta, ricostruito di fresco, era stato demolito da un’auto uscita di strada. Pochi metri verso San Giorgio, altre due recinzioni mostrano i paletti accartocciati, e in un caso la siepe dietro il reticolato mostra alcuni rami spezzati. «Roba vecchia» spiegano i vigili urbani impegnati nei rilievi dell’incidente. «C’è da dire - aggiunge Ornella Erspamer - che l’asfalto qui diventa molto scivoloso con un velo di pioggia. Mi è capitato di uscire di notte per soccorrere qualche automobilista finito contro il muro, e a momenti scivolavo pure io, a piedi». Ma ieri era una giornata splendida, l’asfalto era asciutto: che l’uscita di strada sia dovuta alla velocità eccessiva è fuori di dubbio. «Non faccio la vergine - dice a mezza bocca un altro residente -, tutti “tirano” su questa strada, è capitato anche a me. Ma riconosco che qualcosa bisogna pur fare per evitare che si ripetano casi simili».













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