Sociale, 28mila euro alle associazioni 

Tutti i beneficiari dei contributi concessi dal Comune di Riva per l’attività ordinaria del 2018



RIVA. La Giunta comunale rivana ha deciso di assegnare 28 mila euro (di cui 16.800 euro come acconti pari al 60%) come contributi per l’attività ordinaria 2018 alle associazioni operanti in campo sociale (21.500 alle associazioni, 6.500 ai circoli pensionati). All’Avullss andranno 9.000 euro, alla cooperativa Prisma 1.300, all’associazione Via Pacis 3.000, all’associazione Varom 3.000, all’associazione Noi Tralcio 800, all’associazione Ora Noi 700, all’associazione Love 300, al comitato Befana Subacquea 300, alla “comunità islamica” 500, al Banco di solidarietà Alto Garda 1.000, all’associazione Acat 300, a Le Vie degli Asini 1.000, alla Cb Basso Sarca 300, al circolo pensionati Il Quartiere 2.500 e al circolo pensionati di tutte le categorie 4.000. Al fine della quantificazione delle agevolazioni sono stati individuati come parametri il grado di valorizzazione delle risorse disponibili (intese come la partecipazione di più soggetti nelle fasi di programmazione organizzazione o gestione, il raccordo con il piano sociale di Comunità, il raccordo con i contenuti dell’accordo di distretto famiglia Alto Garda e piano di lavoro, la capacità di autofinanziamento e diversificazione delle fonti di finanziamento e il grado di utilizzo dei servizi pubblici disponibili) e il grado di innovazione delle proposte in termini di interventi rivolti all’ambito giovani e delle famiglie e di interventi di sostegno in ambito sociale di sostenibilità e valorizzazione della sussidiarietà, indirizzati a un bisogno rilevato, previa verifica in sede di relazione finale per la definizione del bilancio consuntivo di congruità e coerenza delle azioni attivate in funzione dell'obiettivo iniziale e del bisogno. È stato inoltre individuato, quale criterio di ulteriore specificazione, il raffronto con i finanziamenti destinati a soggetti affini per iniziative analoghe. Sono state considerate escluse da ogni beneficio le attività autoriferite (cioè esclusivamente o prevalentemente dedicate a un ambito interno al soggetto proponente), le attività per le quali il finanziamento comunale non costituisca un fattore determinante di svolgimento, le attività la cui impostazione scientifica, tematica o di metodo sia ritenuta carente nei requisiti minimi di rigore, le spese palesemente eccessive rispetto ai prezzi correnti di mercato o manifestamente non necessarie e le attività non aventi ricaduta e valenza sul territorio comunale. I criteri risultano del tutto analoghi a quelli dell’anno scorso, mentre lo stanziamento messo in campo complessivamente è inferiore: per il 2017 furono concessi 31.800 euro, di cui 24.800 alle associazioni (15, contro le 13 del 2018: mancano all’appello Cittadinanzattiva e Fraternità S. Giuseppe) e 7.000 ai circoli pensionati. (m.cass.)













Scuola & Ricerca

In primo piano