«Rugby, soluzione sovracomunale»

Riva. «Per il rugby serve una soluzione sovracomunale»: lo hanno detto in Consiglio sia il vicesindaco e assessore allo sport di Riva Mario Caproni che il suo collega di Giunta Alessio Zanoni,...



Riva. «Per il rugby serve una soluzione sovracomunale»: lo hanno detto in Consiglio sia il vicesindaco e assessore allo sport di Riva Mario Caproni che il suo collega di Giunta Alessio Zanoni, rispondendo alle sollecitazioni di più di un consigliere oltre che, indirettamente, alla società Rugby Benacense del presidente Tommaso Caceffo (peraltro presente in platea) che aveva manifestato proprio in concomitanza con il civico concesso.

Per Caproni una chiave potrebbe essere il rifacimento in manto sintetico del campo del Due Giugno, al momento però solo in area di inseribilità (ossia desiderato ma senza copertura di risorse) con una spesa prevista di 500 mila euro: «Una volta rifatto il campo al Due Giugno si libereranno più spazi al campo del Rione Degasperi. Ma non ci siamo mai dimenticati del rugby. L’unica volta che abbiamo detto “no” è stata per il torneo estivo al campo della Benacense perché si era in periodo di semina».

«Serve una risposta ragionata – ha aggiunto da parte sua l’assessore ai lavori pubblici Alessio Zanoni – per non danneggiare tutti gli altri che utilizzano la struttura del Rione, non solo l’Us Riva. Purtroppo rugby e calcio non sono molto compatibili, perché con l’attività del primo il campo si deteriora in pochissimo tempo. Il rugby ci chiede una casa unica, ma abbiamo solo tre impianti e nessuno ha una casa unica. Da anni stiamo seguendo e sostenendo il Rugby Benacense, che peraltro ha base a San Giorgio. Abbiamo impiegato cifre considerevoli per i plinti e per i pali, messo a disposizione l’impianto per tutte le ore richieste, domandato la deroga. Si tratta di uno sport sovracomunale: dobbiamo trovare la soddisfazione di tutti con le possibilità che ci sono sul territorio. Non è che scrivendo una o più pec si arrivi alle soluzioni. L’interlocuzione col rugby da parte dell’amministrazione non è quotidiana ma settimanale. La soluzione va trovata, ma non è semplice e non c’è solo il rugby che chiede». M.CASS.

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