Riva, il primo assalto dei turisti 

Stagione iniziata. In migliaia a spasso in centro storico o sul lungolago, folla di gente davanti alle gelaterie, ciclabili come formicai e molti in spiaggia per un bagno di sole. Ma dal pomeriggio alla sera anche grossi disagi al traffico



Riva. Il turismo domenicale, croce e delizia per il territorio altogardesano. I visitatori della domenica, durante la bella stagione, fanno la felicità di baristi ed esercenti di Arco, Riva e Torbole ma al contempo diventano il cruccio degli automobilisti “autoctoni” costretti a lunghi incolonnamenti quasi senza soluzione di continuità. Un rituale che si ripete ogni anno, dalla primavera all’autunno, a ogni festività e appena spunta il sole. È successo puntualmente anche ieri, prima domenica di primavera. La primavera dei turisti.

L’invasione di moto

La bella giornata di sole, con temperature del tutto fuori della norma, ha dato ufficiosamente il via alla stagione turistica in attesa che arrivi la Pasqua a sancirne l’avvio ufficiale. Le strade dell’Alto Garda si sono riempite di macchine e motociclette (tantissimi i centauri giunti in sella ai loro bolidi, per fortuna non si sono registrati incidenti particolarmente gravi, solo un paio di cadute, una al mattino a Dro e un’altra nel tardo pomeriggio a Riva, concluse con qualche escoriazione e varie botte che hanno richiesto un “pit stop” veloce al pronto soccorso di Arco) così come le ciclabili si sono trasformate in formicai, prese d’assalto da biker e camminatori, non pochi anche al seguito di passeggini e cani. Il tratto di pista più frequentato è sempre quello che da Arco porta a Torbole, via Linfano, in attesa che venga inaugurato il pezzo a sbalzo sul Sarca, prima del ponte di Arco.

Lunghe file per il gelato

Ma la vera fiumana di gente la si è vista a Riva, con le vie del centro brulicanti di persone impegnate nello “struscio” soprattutto pomeridiano. A fare affari d’oro sono state in particolar modo le gelaterie: a un certo punto della giornata, sul marciapiede davanti al Flora, in viale Rovereto, era impossibile penetrare il muro umano in attesa di coppette o coni. Al debutto stagionale anche le spiagge, su tutte la più famosa, quella dei Sabbioni, al primo test in vista dell’arrivo dei germanici durante i prossimi “ponti” vacanzieri. I più ardimentosi si sono concessi il lusso di un bagno di sole in costume, qualche valoroso anche a petto nudo, ma niente tuffi in acqua: il rischio di finire ibernati è ancora altissimo.

Viabilità in tilt

La giornata “quasi” estiva si è conclusa con l’immancabile ingorgo da rientro, che ha finito per mandare in tilt la viabilità della Busa, che mostra sempre più evidenti i segni del tempo e della ormai totale inadeguatezza a fronteggiare la mole di traffico circolante. Attraversare via Santa Caterina da Riva ad Arco, ieri nel tardo pomeriggio, richiedeva una buona dose di pazienza e oltre mezz’ora di tempo. La Polizia locale, a un certo punto, ha disattivato il semaforo della Moletta, vera e propria iattura (soprattutto nei momenti di alta criticità) per la viabilità altogardesana.

Strade chiuse

Sempre in tema di viabilità, da ricordare e ricordarsi che da oggi si lavora al rifacimento di un tubo dell’acquedotto che corre a fianco della galleria per la val di Ledro, in soldoni un mese di senso unico alternato. Altro cantiere quello sulla Maza, che dal lunedì al venerdì viene chiusa al traffico dalle 22 alle 6. Infine, da oggi fino a sabato prossimo Gardesana Orientale chiusa per asfaltatura tutti i giorni dalle 21.30 alle 6. GL.M.















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