il retroscena sull’ex cattoi 

Mosaner: «Eravamo pronti  ad autorizzare il parcheggio»

RIVA. In Consiglio il sindaco Mosaner ha ricostruito le tappe della fine del parcheggio all’ex Cattoi, con tanto di retroscena. «Quando l’area era nella disponibilità del giudice e dei curatori del...



RIVA. In Consiglio il sindaco Mosaner ha ricostruito le tappe della fine del parcheggio all’ex Cattoi, con tanto di retroscena. «Quando l’area era nella disponibilità del giudice e dei curatori del fallimento – ha spiegato – a un certo punto ci arrivò una email in cui ci ordinarono di sgomberare il parcheggio, che avevamo in comodato gratuito da Lazzara fino al 30 giugno 2016. Chiedemmo di poterlo mantenere finché l’ex Cattoi non fosse stata formalmente ceduta. I curatori insistettero facendo scrivere al sottoscritto da un avvocato, che diceva di rimuovere in fretta il parcheggio e che io con le mie dichiarazioni ero direttamente interessato all’acquisizione e avrei dovuto smetterla perché si stava palesando il reato di turbativa d’asta. Chiesi più volte di incontrare il giudice fallimentare. Ottenni l’incontro nel luglio 2016 a Milano. Mi feci assistere da un penalista ed era presente anche il vicesegretario comunale di Riva. L’incontro fu molto lungo, in parte teso, e si concluse con il Comune che offriva al fallimento la prosecuzione del parcheggio sull’area corrispondendo al fallimento il 50% degli incassi maturati da Apm. Il documento redatto dal giudice si concludeva dicendo che ci sarebbe stata risposta in pochi giorni. Ma non arrivò mai. Il fallimento aveva già pagato propri progettisti per chiudere l’area. Fu chiusa dal primo luglio con tanto di Scia. Così facendo, il fallimento ha fatto spese per chiudere il parcheggio anziché ottenere almeno 150mila euro di incassi. Nei primi di marzo dell’anno successivo, ad aggiudicazione avvenuta ma non registrata, gli acquirenti fecero una domanda di realizzare un parcheggio. Noi dicemmo che saremmo stati anche disponibili, a patto di vedere la richiesta sottoscritta dai curatori fallimentari. Non fu data risposta e venne aperto ugualmente il parcheggio, al che noi dovemmo sollevare la questione dell’abuso edilizio. Da parte nostra ci siamo attrezzati aprendo il parcheggio Itea al Grez e chiedendo alle Cartiere di darci in comodato prima metà del suo parcheggio e poi di ampliarne un’altra parte. I lavori sono iniziati a settembre, sono in corso valutazioni archeologiche ma contiamo per l’estate di avere in via Treviso 550-600 posti». (m.cass.)













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