comunità di valle 

Mobilità, pubblicati i risultati del confronto con i cittadini 

RIVA. Pubblicate le bozze dei report di sintesi con i risultati e le proposte emerse dai tavoli di confronto e consultazione sul piano stralcio delle aree produttive e su quello della mobilità della...



RIVA. Pubblicate le bozze dei report di sintesi con i risultati e le proposte emerse dai tavoli di confronto e consultazione sul piano stralcio delle aree produttive e su quello della mobilità della Comunità Alto Garda e Ledro. Al riguardo potranno essere proposte eventuali osservazioni ritenute utili, inviandole a ufficiodipiano@altogardaeledro.tn.it; dopodiché verrà redatto il report di sintesi definitivo. Il tutto verrà valutato nelle successive fasi del procedimento per l’approvazione dei due piani stralcio.

Ma cosa è emerso finora? Viste le varie teste (non moltissime, peraltro), gli appunti finali mostrano un quadro non proprio lineare, perché ognuno ha detto la propria. Per quanto riguarda la mobilità (presenti Ilario Cavagna, Ezio Viglietti, Angioletta Maino, Sara Bombardelli, Davide Lorenzi, Luca Giuliani, Gabriele Bertoldi, Tommaso Caceffo, Giulio Angelini, Andrea Matteotti, Lorenzo Pozzer, Pietro Matteotti, Erminio Ressegotti, Cirillo Tonelli, Angelo Pellegrini e Danny Dusatti), si è parlato tra le altre cose di ciclabilità e pedonalità (analizzando le criticità attraversamenti ciclabili e l’ipotetico passaggio all’interno di Riva e Torbole, per poi chiedere di partire con il primo stralcio della galleria Panda, potenziare la circonvallazione di Riva così da sfruttare il centro per le bici, collegare Torbole e Nago in maniera massiva e in via diretta Arco e Riva, interrare viale Trento tra Varone e Albola e rendere viale Rovereto ciclabile e senso unico verso Torbole, mentre c’è chi ha bollato come non prioritario il collegamento meccanico Nago-Torbole), di treno (valutare metropolitana di superficie, risolvere criticità di stazioni e fermate), Loppio-Busa (l’attuale progetto è stato criticato, ventilando l’ipotesi di cambiare opera) e possibili soluzioni per Ledro (funivia?) e Campi.

Per le aree produttive (presenti Mario Morandini, Alberto Bortolotti, Erminio Ressegotti, Andrea Matteotti, Stefano Bresciani, Maria Demadonna, Ezio Viglietti, Angioletta Maino, Lucillo Santorum, Matteo Martin, Tommaso Caceffo, Cirillo Tonelli, Pierluigi Lotti e Claudia Gino) le proposte hanno riguardato tra le altre cose l’omogeneizzazione delle normative (valutando la specificità di Ledro), la necessità di avere un regolamento sul cambio di destinazione urbanistica, l’individuazione delle edificazioni in contrasto di destinazione per il recupero del patrimonio edilizio residenziale, l’individuazione delle aree industriali di livello provinciale che potrebbero essere “azzonate” in aree di livello locale, il vincolo di interesse pubblico in caso di dismissione di aree industriali attualmente strategiche, un concorso di idee per la riqualificazione delle aree industriali dismesse. (m.cass.)















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