Le porte nel calendario Mimosa 

Presentata l’iniziativa 2019. Matteotti: «Valorizzare passioni e interessi dei malati»



RIVA. È la porta, come elemento architettonico che caratterizza le diverse zone del Trentino, ma anche come metafora, il soggetto scelto per il calendario 2019 realizzato dalla Cooperativa Mimosa e dagli utenti dei centri destinati alla salute mentale. Presentato al Pernone, alla presenza di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione e dell’assessore alle politiche sociali di Riva Lucia Gatti, il nuovo calendario ha, come dichiarato da Lucio Matteotti della Mimosa, «lo scopo primario di valorizzare le competenze, le passioni e gli interessi che i malati hanno e che non sono per nulla differenti da quelle dei non-malati». Le porte, dunque - i cui scatti spaziano da Canale, a Tione, Pieve e Carisolo - smettono di essere soltanto punti di accesso agli edifici, facendosi, come ha spiegato Davide Emanuele, direttore del Servizio Integrato Terapeutico Riabilitativo, «rappresentazione del passaggio da uno stato di malessere a uno di benessere, nonché elemento di riflessione rispetto all’apertura e alla chiusura mentale che ci interroga tutti indistintamente». Il lavoro, nel coinvolgimento attivo degli utenti tanto del Servizio Integrato, quanto dell’Unità Operativa 5 di psichiatria Basso Sarca e Ledro e Valli Giudicarie (presente la dottoressa Sara Paternoster), ha proseguito Emanuele, «relaziona pertanto anche pubblico e privato, in una collaborazione che si estende, comprendendo il Centro Diurno di Tione, la Comunità Terapeutica Riabilitativa Villa Ischia di Riva, nonché associazioni di fotoamatori del territorio, come “Il fotogramma” di Nago e il “Circolo fotografico tionese”». Foto per comporre un oggetto utile alla vita di tutti i giorni, che venga distribuito sul territorio e entri nelle case, «un mezzo per mitigare le paure e le remore che si hanno nei confronti della malattia mentale», ha concluso Emanuele. (k.d.e.)













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