Le minoranze al Patt: «C’è posta per te»

Riva. Oppositori consiliari che fanno da Cupido (o meglio, da postini di “C’è posta per te”) per far risbocciare l’amore tra Patt e Pd? È successo anche questo nell’estate tutt’altro che di stanca...



Riva. Oppositori consiliari che fanno da Cupido (o meglio, da postini di “C’è posta per te”) per far risbocciare l’amore tra Patt e Pd? È successo anche questo nell’estate tutt’altro che di stanca della politica rivana. Dopo il blocco dei lavori della commissione urbanistica per mancanza di numero legale e le relative polemiche, i quattro consiglieri che dopo averla abbandonata avevano tuonato contro le modalità di conduzione della commissione – Franca Bazzanella e Flavio Prada de L’Altra Riva, Andrea Matteotti del Movimento 5 Stelle e Stefano Santorum di Oltre – si sono resi protagonisti di una missione a sorpresa, filmata e montata con tanto di colonna sonora (il video, di quasi cinque minuti, è stato pubblicato su Facebook), durante la quale hanno recapitato al segretario del Patt Marco Torboli una lettera immaginaria firmata idealmente dal resto della maggioranza con la richiesta di tornare all’ovile (perché il Patt ha abbandonato la commissione ben prima dei tre gruppi di minoranza in questione e, con l’aggiunta della cronica assenza della Lega, si è arrivati ad avere solo due consiglieri su sette e dunque a non avere il numero legale).

Nella lettera il Pd è dipinto come un amante tradito e succube. Da parte sua Torboli si è prestato di buon grado allo sketch e ha concluso rivolgendosi direttamente ai suoi: «Faremo un buon ragionamento. Cari pattini, c’è posta per noi».

Ma che interesse hanno i quattro “ribelli” a far tornare un surrogato di sereno all’interno della maggioranza? «Il nostro interesse – spiega Franca Bazzanella – è che la commissione torni a lavorare e cominci a lavorare bene e che si smetta di additare noi come irresponsabili solo perché una volta siamo mancati. Tutte le altre volte siamo stati noi a garantire il numero legale, rispetto al quale la maggioranza dovrebbe essere autosufficiente. Invece il Patt manca da mesi e nessuno in maggioranza affronta la questione. È il momento che il Patt e le altre forze chiariscano le proprie posizioni. È inaudito che continuino a fare finta di niente bloccando un intero Comune riguardo a una delle sue funzioni principali, l’urbanistica». M.CASS.













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