La Ponale è un cantiere, partiti i lavori 

Ieri mattina l’avvio formale dell’intervento di messa in sicurezza. Il sentiero rimarrà chiuso fino alla prossima primavera


di Alessandra Cattoi


RIVA. Chiusa ufficialmente dal 6 novembre al 20 marzo, la Ponale rimarrà inaccessibile a pedoni e bikers fino alla prossima primavera. Ieri mattina, come da programma, sono partiti i primi lavori che dureranno un paio di mesi e serviranno per la pulizia e i disgaggi, la sistemazione dei paramassi esistenti nel tratto che va da Riva fino al ristorante Ponale alto, con una spesa di circa duecento mila euro. Dopo Natale partirà la seconda fase che riguarderà la manutenzione del sentiero alpino con la sistemazione dei dossi e i lavori per separare, dove possibile, lo spazio riservato ai pedoni nella parte esterna verso il lago, da quello per le biciclette, all’interno. Evitare la promiscuità, anche grazie al posizionamento di un’apposita segnaletica, è infatti un’operazione indispensabile per garantire maggiore tranquillità a tutti sul percorso. I lavori, coordinati dal Servizio Natura della Provincia, prevedono anche la sistemazione del sentiero per permettere l’accesso ai mezzi di soccorso e a quelli che d’ora in avanti si occuperanno in maniera sistematica della manutenzione ordinaria.

Tempi rispettati dunque, con l’obiettivo di concludere tutte le opere più importanti prima della riapertura della stagione turistica. Un impegno, e anche una bella responsabilità, condivisa dai Comuni, dalla Provincia e dalla Comunità Alto Garda e Ledro che ha il compito di coordinare che tutto proceda secondo quanto stabilito nel protocollo d’intesa sottoscritto da tutti gli enti interessati. «Faremo ogni sforzo possibile per riaprire il 20 marzo e devo riconoscere che c’è l’impegno da parte di tutti», assicura Mauro Malfer, presidente della Comunità di Valle che segue in prima persona l’iter dei lavori.

Ma la questione Ponale non riguarda solo la manutenzione e infatti la prossima tappa della partita sarà la gestione. Il Comitato Giacomo Cis, che dal 2004 si è fatto carico del sentiero, non lo farà più anche perché è un controsenso che un’associazione che ha finalità culturali si debba occupare direttamente della manutenzione dei sentieri. Questo spetterà a un nuovo organismo che dovrà avere il titolo giuridico per ricevere i contributi ed eseguire i lavori.

Sicuramente saranno coinvolti i Comuni, la Sat, la Garda Trentino e anche il comitato Giacomo Cis che avrà il compito di seguire e ampliare gli aspetti storici e culturali, a partire dalla valorizzazione della Tagliata e dal percorso botanico. «E’ fondamentale che la Ponale sia trattata davvero come un ambito specifico e percepita come tale - afferma l’assessore Alessio Zanoni - è un bene unico il cui valore non è solo paesaggistico, è nella sua storia e chi la percorre deve sapere dove cammina».

Da sentiero spettacolare a passeggiata storica, è anche questa la nuova sfida per un percorso che di storia ne ha tanta da raccontare.

«La Ponale è stata costruita dalle amministrazioni comunali – ricorda il sindaco di Ledro Renato Girardi - e come è stato fatto in passato è nostra intenzione investirci anche oggi perché, oggi come allora, consideriamo la Ponale un ambito strategico importantissimo».

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