museo alto garda 

L’archivio storico Caproni fa parte ora della rete del Mag

ARCO. Amplia la sua rete di collaborazioni, aggiungendo alle tante realtà locali anche l’archivio storico comunale “Caproni “di Arco, il calendario didattico, dedicato alle scuole e ai docenti, del...



ARCO. Amplia la sua rete di collaborazioni, aggiungendo alle tante realtà locali anche l’archivio storico comunale “Caproni “di Arco, il calendario didattico, dedicato alle scuole e ai docenti, del Mag. Presentata ufficialmente la serie di laboratori, progetti e percorsi del Museo Alto Garda, indirizzati alle scuole di ogni ordine e grado, da quelle dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, consolida quindi le attività di successo svolte nello scorso anno e si apre a novità legate all’approccio metodologico del Clil. «Nell’anno scolastico 2017-2018 - ha spiegato Alessandro Riccadonna, responsabile, con Annalisa Bonetti, dei progetti educativi interni al museo - abbiamo calcolato una partecipazione di circa 9600 bambini e ragazzi, per un totale di 317 classi, provenienti non solo dall’Alto Garda e dalla provincia, ma anche da realtà fuori regione». Un successo che, ha proseguito, «speriamo di replicare con la nuova proposta, che conta 119 percorsi didattici di varia natura, su diverse sedi: la Rocca, ma anche le scuole stesse, la Galleria Segantini di Arco e le varie location sparse sul territorio, dai forti, ai sanatori, alle palafitte, alla centrale idroelettrica di Riva». I laboratori per questo 2018-2019, che toccano discipline come l’arte, la storia e l’archeologia, riconfermano dunque le tradizionali collaborazioni con Muse, Gruppo Dolomiti Energia, Albatros Srl, Parco Fluviale della Sarca, Rete di Riserva Alpi Ledrensi, Step, Fotogramma, Mnemoteca del Basso Sarca, Molino Pellegrini e Anfass Trentino, a cui si va ad aggiungere l’archivio storico arcense, con due percorsi relativi al fiume Sarca e alle fontane del Comune di Arco, costruiti tra uscite sul campo e studi sui vecchi documenti. Nuovi anche i tre progetti, elaborati secondo il metodo Clil, incentrati sulle opere di Hayez, sulla fotografia contemporanea e sugli animali nell’arte e gestiti da Karin Cavalieri. Un legame con l’insegnamento, quello del Mag, che prosegue parallelamente anche nei progetti di alternanza scuola-lavoro e di formazione dei docenti e che fa del museo, come hanno ricordato gli assessori alla cultura di Riva Renza Bollettin e del di Arco Stefano Miori, «una realtà strettamente legata al territorio». (k.d.e.)













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