IL LUTTO

Il ricordo di Kevin: «Sempre sorridente, amava tantissimo la vita»

La vita di Kevin Ventura si è spenta in un tragico incidente stradale lasciando nel dolore amici, parenti lontani, familiari e i compagni di lavoro



RIVA. Il sorriso di Kevin Ventura e il suo prendere la vita con positività lo hanno impresso nei cuori e negli affetti di molti.

Ventura era un ragazzo come tanti, con un lavoro, turnista alla Dana dove lavorava al fianco del fratello Giuseppe, con una ragazza, Angelica Sordo, particolarmente provata dalla vicenda e che non ha mancato di ricordarlo con un pensiero sulla propria pagina Facebook. Al suo fianco anche la protezione dell’amore della madre Loredana Siracusa.

Aveva molti amici, Kevin, e amava la vita fondata sui valori della famiglia, dell’amicizia e dello stare insieme. Ventura aveva frequentato l’Upt di Arco, ma pur non completando il percorso di studi all’istituto arcense i professori lo continuano a ricordare con affetto. «Quando arrivai all’Upt di Arco - ricorda il preside Walter Iori - lui frequentava la seconda. I professori gli volevano molto bene. Era un bravo ragazzo». Dopo le scuole aveva deciso di trovare lavoro al Poli, iniziando a vivere la propria vita in autonomia. A questa esperienza lavorativa ha fatto seguito quella alla Dana mettendo tutto se stesso nel nuovo impiego. Un suo collega lo ricorda come una persona vivace, sempre sorridente e impegnata nelle mansioni giornaliere imposte dai ritmi dei turni. «Con noi rideva spesso - racconta Massimo Malossini - perché era un ragazzo sempre sorridente e pronto a scherzare. Sono sconvolto perché l’ho salutato a fine turno venerdì ed era tutto normale, tutto al suo posto. Non ci credo».

In gioventù Kevin aveva indossato la casacca dell’Us Riva del Garda. Passione, quella per il calcio che a poco a poco era andata scemando, ma non sparita del tutto. Ogni tanto Ventura si trovava a giocare a calcetto con amici e colleghi. Numerosi i messaggi di cordoglio che si sono immediatamente diffusi online non appena la notizia del tragico evento ha cominciato a diffondersi in tutto l’Alto Garda. «Ciao Kevin - scrive l’amico Angelino Leo - ci siamo conosciuti a Tremosine a Voltino per la precisione. Ci avevi invitato a casa tua a provare il tuo nuovo mini cross, avevo 13 anni. Mamma mia quanto eravamo piccoli! Le serate alla Spiaggia degli Ulivi, quando hai preso la nuova moto eri subito venuto a farmela vedere. Mamma mia che bei ricordi che sono stati quelli, e che momenti. Ora purtroppo sono finiti perché te non ci sei più».













Scuola & Ricerca

In primo piano