la polemica 

Il Comune: «Non si comprende perché il rugby voglia il campo»

RIVA. «L’Us Riva ha finora gestito il campo di Rione Degasperi in modo inappuntabile, tale cioè da non causare alcun tipo di lamentela, anzi con una particolare disponibilità, e nello specifico tale...



RIVA. «L’Us Riva ha finora gestito il campo di Rione Degasperi in modo inappuntabile, tale cioè da non causare alcun tipo di lamentela, anzi con una particolare disponibilità, e nello specifico tale da non causare mai la rinuncia della Rugby Benacense a una sola ora di utilizzo. Quindi, manca di sapere per quale motivo la Rugby Benacense desideri così ardentemente la gestione del campo in oggetto». Il Comune replica alle accuse lanciate, ieri, dalla Benacense rugby che attende da tempo una risposta dell’amministrazione comunale alla richiesta di poter prendere in gestione il campo sportivo di Rione Degasperi, finora affidato all’Us Riva. Comune e rugbysti si troveranno a parlarne il prossimo 26 marzo. «I tempi per il rinnovo della concessione sono ancora ampi - fa sapere la giunta rivana in una nota, pubblicata sul sito Internet del Comune - tempi che si stanno utilizzando per una serie di valutazioni di lungo periodo, finalizzate alla massima soddisfazione di tutte le associazioni sportive. Su questi temi d’altronde il vicesindaco e assessore allo sport Mario Caproni ha già sentito sia la Rugby Benacense sia l’Us Riva, informando entrambe le società della situazione attuale e delle prospettive».

Immediata la risposta della Benacense rugby: «Anche noi ci siamo sempre trovati molto bene con il Riva calcio. I motivi per cui vorremmo gestire il campo sono stati specificati nelle “pec” rimaste inevase e nel primo comunicato stampa uscito alcune settimane fa: tutti testi che evidentemente nessuno in Comune ha letto. Quanto all’incontro già in calendario è vero: ci è stato dato appuntamento, ma la segreteria ha provveduto solo dopo l’uscita sui quotidiani. Vale forse la pena sottolineare che l’appuntamento con l’assessore è fissato al 26 marzo: più di un mese di attesa. Intanto i tempi per imbastire un eventuale bando si faranno più ristretti. Peccato. Concludendo, siamo perfettamente consapevoli del fatto che chi prende la gestione del campo è comunque tenuto a dare un servizio anche a tutti quelli che ne hanno bisogno».













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