grazioli lancia l’allarme 

«I varchi elettronici sono un pericolo per i turisti»

RIVA. «Con i varchi elettronici si rischiano ripercussioni per i turisti»: è questo il succo dell’interpellanza presentata dal consigliere comunale rivano Luca Grazioli. «Molti cittadini, soprattutto...



RIVA. «Con i varchi elettronici si rischiano ripercussioni per i turisti»: è questo il succo dell’interpellanza presentata dal consigliere comunale rivano Luca Grazioli. «Molti cittadini, soprattutto stranieri, clienti di attività alberghiere posizionate all’interno dei varchi elettronici, possono – dice l’esponente della Lega – accedere al varco corrispondente del proprio hotel, con una post-autorizzazione, registrata direttamente in albergo, documentando giorno di arrivo, di partenza, targa, giorni di permanenza, documenti, eccetera. Purtroppo non tutti sanno che sbagliare varco d’ingresso comporta una sanzione. Non un bel biglietto da visita». I varchi elettronici sono in funzione già dall’aprile del 2016. Dapprima il nuovo sistema ha rivelato, in forma anonima e a scopo statistico, il numero dei veicoli che accedevano alla ztl, mentre da giugno 2016 è iniziato il periodo di attivazione sperimentale (non sanzionatorio) dei varchi, con l’effettiva lettura delle targhe. Da dicembre i titolari dei veicoli fotografati dalle telecamere per l’assenza dell'autorizzazione ad accedere alla Ztl hanno cominciato a ricevere una lettera di informazione-richiesta di spiegazione sull’infrazione da parte della polizia locale, senza tuttavia alcuna sanzione. Dal primo marzo poi il sistema è entrato del tutto in funzione, dunque ora Grazioli domanda quante lettere informative siano state spedite, quanto tempo passi dalla segnalazione dell’ingresso alla contravvenzione, quante sanzioni ci siano state finora e, se è vero che sbagliare il varco d’ingresso comporta tassativamente una sanzione, se non sia il caso di informare con una cartellonistica ben visibile e appropriata (a ogni varco) quali hotel e attività alberghiere siano raggiungibili dai clienti, «per non fare incorrere i nostri preziosi turisti in inutili sanzioni». (m.cass.)















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