Ex Cattoi, raccolta firme per il parco 

Le associazioni ambientaliste dell’Alto Garda cercano l’appoggio dei cittadini alla loro proposta di trasformazione dell’area



RIVA. L’idea delle forze ambientaliste per la riqualificazione dell’ex Cattoi, portandola dall’attuale stato a quello di un grande parco urbano, sarà sostenuta da una raccolta firme che ha preso il via la settimana scorsa e che giorno dopo giorno vedrà vari banchetti sparsi per le varie zone di Riva e non solo. Si tratta di un’azione voluta per dare sostegno a quello che è il progetto degli ambientalisti che vorrebbero unire l’area dell’ex Cattoi, l’area del Villino Campi, la Miralago e l’attuale parco dell’Ora. Tutto unito con continuità verde, di bell’aspetto, curato nel dettaglio e che crei un’area unica in tutta la provincia.

Uno sbocco verde a due passi dalla città che possa dare risalto anche alla valenza turistica che il paesaggio lacustre e della fascia lago ha. Questa l’idea ambientalista sostenuta dal Comitato Salvaguardia Olivaia, Comitato per lo sviluppo sostenibile, Wwf Trentino, Italia Nostra Trentino, Amici della Terra, dall’associazione Riccardo Pinter e dall’associazione Rotte Inverse. Una proposta che farà parte delle molte altre idee che il Comune di Riva sta raccogliendo all’interno di un percorso partecipativo avviato in queste settimane dal sindaco Mosaner. Ci sarà tempo per inviare le proprie indicazioni per la riscrittura del piano regolatore dell’ex Cattoi entro il 22 luglio. Stessa scadenza per la raccolta firme degli ambientalisti che con le loro sottoscrizioni vogliono dare maggior peso alla propria proposta totalmente green. «L’idea è di coinvolgere la cittadinanza», spiega Chiara Parisi. «C’è questo momento molto interessante di apertura da parte dell’amministrazione verso i cittadini e i fruitori o portatori d’interesse - prosegue - e quindi si voleva approfittare di questa novità e rendere la nostra visione condivisa. Una visione che ci sembra piacere anche agli albergatori. Questo parco potrebbe dare maggior valore sia all’area residenziale che a quella ricettiva turistica, sia dal punto di vista del costruito che da quello dell’attrattività». Un’idea, quella ambientalista, che chiede il supporto dei cittadini con le loro sottoscrizioni, ma che vuole provare ad andare oltre. «Abbiamo lanciato l’idea - conclude Parisi - del parco, non soltanto per la cittadinanza, ma con l’aiuto della cittadinanza stessa. Ci sono infatti diverse realtà nazionali e internazionali in cui sia le aziende private che eventuali privati fanno donazioni per la realizzazione dei parchi. Io albergo, piuttosto che industria prendo dei punteggi per la mia azienda offrendo contributi per la realizzazione del parco». (l.o.)

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