Domani l’addio a Italo Iaboni 

Alle 14.30 nell’Arcipretale di Riva il funerale del fondatore dell’Unsi locale



RIVA. La scomparsa di Italo Iaboni, 82 anni, ha lasciato un velo di commozione nell’intera cittadinanza di Riva, dove era molto conosciuto. E stimato quale insostituibile “motore” di associazioni e iniziative sociali. I funerali avvengono alla chiesa Arcipretale di Riva, domani alle 14,30. L’impegno di Italo nelle associazioni di cui ha fatto parte, in parte come fondatore, era davvero proverbiale. Il suo nome appare legato all’Unione sottufficiali dell’Alto Garda, l’Unsi, che aveva fondato nel 1995 divenendone per anni presidente: aveva concluso l’incarico solo nel 2006, allorquando era divenuto vicepresidente nazionale.

Numerose in questa veste le iniziative, dalle borse di studio alle adozioni a distanza, la realizzazione di una scuola in Bosnia e di una in Tanzania, viaggi di istruzione per le superiori per far conoscere una realtà militare non sempre nota. Per la sua multiforme attività sociale Italo Iaboni aveva meritato l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana: e alla fondazione della sezione altogardesana dell’UNCI, l’unione cavalieri d’Italia, aveva assunto il ruolo di alfiere portabandiera, che aveva adempiuto fino allo scorso anno, quando l’insorgere del male incurabile gli aveva proibito di continuare a portare il vessillo. Da ultimo Italo Iaboni era stato nominato nel direttivo del Circolo pensionati di Riva, anche lì elemento di coesione e di fiducia. Autista dell’Atesina, nell’azienda si era fatto voler bene rappresentandola a livello sindacale. (g.ri.)















Scuola & Ricerca

In primo piano