Divieto di balneazione, si va verso la revoca 

La Provincia: la situazione si sta normalizzando. Accertamenti in corso sul depuratore di Linfano



ALTO GARDA. Sta tornando alla normalità la situazione delle acque del Garda dopo lo sversamento di sabato dal depuratore di Linfano e nelle prossime ore si potrebbe arrivare alla revoca del divieto di balneazione e pesca sulle spiagge di Riva, Torbole e Arco.

Sotto controllo e in via di normalizzazione, dal punto di vista batteriologico - si legge in una nota della Provincia - la situazione dopo la fuoriuscita di fango biologico che si è determinata dal depuratore di Linfano nella giornata di sabato 15 settembre. Le analisi dei campioni prelevati sabato sulle sponde del lago, al punto di misura ufficiale, la spiaggia “Sabbioni”, hanno oggi confermato una presenza batterica molto più alta di quella che si registra solitamente in quella zona, ma a livelli tali da poter classificare l'acqua come balneabile. Dai controlli effettuati all’impianto domenica dal tecnico dell’Agenzia per la Depurazione della Provincia, non traspare nulla di anomalo se non un leggero rallentamento in un processo biologico, chiamato dai tecnici “nitrificazione”, volto a trasformare l’azoto ammoniacale presente nei reflui in azoto nitrico, ed un aumento delle portate notturne rispetto ai giorni precedenti. Il fenomeno che si è verificato nei giorni scorsi, spiegano dall’Agenzia, ha interessato unicamente un decantatore finale dell’impianto, il numero 3, a seguito del rigonfiamento del letto di fango. Il depuratore è dotato anche di un comparto di filtrazione finale per l'affinamento dello scarico, ma questo dispositivo non può fare nulla a fronte di una fuoriuscita massiva di fango, fenomeno che si stima sia durato complessivamente due ore. Non si è trattato quindi di sversamento di liquami grezzi nel fiume Sarca, ma di acqua depurata contaminata da fango biologico. Dall’Agenzia aggiungono che, quando si è verificata la fuoriuscita di fango biologico, non vi era alcuna manutenzione in corso al depuratore e nessuna apparecchiatura è risultata ferma o in blocco al momento dell'intervento degli operatori del gestore dell'impianto su richiesta degli ispettori della Forestale di Riva e dei vigili del fuoco. Il fenomeno è stato controllato, escludendo idraulicamente il decantatore numero 3, con un immediato ritorno alla normalità della qualità dello scarico. Si stanno facendo approfondimenti per capire con sicurezza cosa abbia influito negativamente sulla qualità del fango biologico.

«Qualsiasi cosa sia accaduta - ha commentato in proposito Gianni Morandi, sindaco di Nago Torbole - va fatto il possibile perché non succeda più».













Scuola & Ricerca

In primo piano