«Destinare alloggi ai padri separati»

riva. «Serve un aiuto per i padri separati della zona»: lo chiede, in una mozione presentata nella doppia veste di consigliera comunale a Riva e di consigliera della Comunità Alto Garda e Ledro,...



riva. «Serve un aiuto per i padri separati della zona»: lo chiede, in una mozione presentata nella doppia veste di consigliera comunale a Riva e di consigliera della Comunità Alto Garda e Ledro, Mirella Serafini. Il tema era già stato affrontato sulla base di una mozione (modificata) del leghista Luca Grazioli, con la quale era stata impegnata la Giunta rivana a spingere perché Itea riservasse una quota di appartamenti ai padri separati.

«Sono sempre di più – argomenta Serafini – i padri e i mariti divorziati che diventano indigenti a seguito degli adempimenti obbligatori a cui un giudice li costringe. Siamo a conoscenza di casi di persone che nell’Alto Garda dormono in macchina o, nel migliore dei casi, in una roulotte e che per i pasti, a volte, devono rivolgersi alla Caritas o a strutture di sostegno. Questi nuovi poveri spesso non sanno a chi rivolgersi, non hanno delle indicazioni utili per cercare di far fronte a una situazione umiliante che determina problemi di dignità e di sopravvivenza».

La proposta è quella di impegnare l’amministrazione di Riva del Garda e quella dell’ex C9 a considerare dal punto di vista operativo il problema dell’emergenza dei padri separati in condizioni di indigenza numerosi anche in zona, a informare gli interessati delle possibilità di sostegno psicologico, materiale e residenziali, a intervenire presso chi di competenza perché ci possano essere corsie preferenziale per l’assegnazione di alloggi popolari e a valutare la possibilità di acquisire la disponibilità delle case cantoniere dismesse.

La proposta è poi quella di intercedere con la Provincia (inoltrando la mozione alla presidenza del Consiglio provinciale) chiedendo informazioni su eventuali opportunità già in atto e richiamando nel contempo la validità di iniziative già operative in altre regioni, come Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Quello dei padri separati in stato di indigenza è un problema che negli ultimi anni ha assunto i connotati di una vera e propria emergenza. M.CASS.













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