«Ciclabile per Tenno, noi ci siamo» 

Il sindaco Mosaner replica alle preoccupazioni del leghista Grazioli: «Opportuno un percorso protetto lungo la statale 240»



RIVA. Da Varone a Tenno in ciclopedonale? Riva c’è, ma deve attendere l’amministrazione comunale vicina. A chiedere conto della situazione era stato Luca Grazioli: «La ciclabile di Varone – aveva fatto presente il consigliere leghista rivano – a oggi finisce all’altezza della cartiera Fedrigoni di Varone. Molti turisti si trovano spiazzati non capendo perché non ci sia una continuazione. Effettivamente sia la ciclabile che la strada, in un senso e nell’altro, sono molto trafficate da ciclisti, da pedoni, famiglie con bambini ed è palese la pericolosità nel passaggio sulla strada, molto trafficata da macchine a dire il vero a velocità sostenuta, senza alcun tipo di protezione». «L’amministrazione comunale – la risposta del sindaco Adalberto Mosaner – ha da tempo valutato l’opportunità di avere un percorso protetto pedonale o anche ciclabile lungo la statale 240; infatti dal centro di Riva e fino a monte dell’abitato di Varone è stato realizzato nel tempo detto percorso. Recentemente poi è stato realizzato il tratto fra la via Chiesa Vecchia in ingresso alla piazza di Varone e l’ingresso dell’opificio delle cartiere, ultimo accesso pedonale a proprietà private prima del confine con Tenno, accesso, questo, di estrema importanza stante il flusso pedonale potenzialmente generato dalla presenza della fabbrica. Peraltro l’amministrazione ritiene opportuno proseguire il percorso protetto verso Tenno».

Il primo cittadino sottolinea che tale scelta è chiaramente individuabile anche dal piano generale delle opere vigente dove viene esplicitato che per questo tratto fino alla cascata del Varone si dovrà preventivamente concordare modalità di intervento, caratteristiche e ubicazione con la Provincia e il Comune di Tenno. «Si ritiene di estrema importanza definire quanto detto con i citati enti, anche in relazione alla volontà degli stessi di realizzare gli interventi di loro competenza, al fine di garantire l’esecuzione di opere con caratteristiche omogenee e soprattutto per dare piena funzionalità all’opera. Anche recentemente si sono avuti contatti al fine di verificare la possibilità di dare concretezza a tale previsione. Ora la priorità per l’amministrazione confinante è mettere in sicurezza la zona centrale di Cologna, nel tratto che va dal tornante e fino al marciapiede a nord. Successivamente sarà posta attenzione ad altri tratti di congiunzione fra le piste e i percorsi interpoderali che fiancheggiano le due direttrici che dalla piana salgono verso il lago di Tenno. In quelle valutazioni – conclude Mosaner – troverà risposta anche la tempistica di realizzazione dell’altro tratto». (m.cass.)

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