Casermetta sulla Ponale, via libera alla sistemazione 

Il consiglio comunale approva i nuovi lavori di messa in sicurezza per una spesa di mezzo milione. Appello alla Provincia per il recupero della Tagliata


di Matteo Cassol


RIVA. Con il voto in Consiglio, il Comune di Riva ha accettato di farsi carico di nuovi interventi relativi al “sistema Ponale”. Si tratta di 500 mila euro stanziati sul finire di consiliatura dalla precedente Giunta provinciale: saranno destinati in parte a ulteriori interventi di messa in sicurezza, ma la fetta principale servirà per la sistemazione della casermetta nei pressi dell’accesso alla Tagliata. «La Comunità – ha spiegato il sindaco Adalberto Mosaner – nei primi giorni di ottobre, dopo la caduta di alcuni massi, ha chiesto alla Provincia di stanziare ulteriori risorse, presentando contestualmente un progetto legato alla casermetta prima dell’accesso alla Tagliata per la manutenzione di quel bene. L’associazione Cis da tempo diceva di recuperarla per farne un punto di partenza per visite a Tagliata e Ponale. Il manufatto è in condizioni abbastanza penose: non se ne farà un 5 stelle superior, ma si farà una pulizia per poterlo usare, mentre con i fondi rimanenti ci saranno nuovi interventi sul tracciato. C’è da considerare che di 500 mila euro tolta l’Iva rimangono “solo” 380 mila euro di lavori, poco più di 200 mila euro “veri” per la casermetta (per la quale serve anche un sistema di ritenuta massi provenienti da sopra) e il rimanente per altri interventi che si svilupperanno nel corso del tempo. Il progetto è stato redatto dalla Comunità Alto Garda e Ledro e da Mondo Ponale. Noi ci siamo prestati per la presa in carico perché la Giunta provinciale si è impegnata per la prima volta sul fondo di sviluppo locale. In precedenza erano state impiegate risorse di Riva, o direttamente o tramite il Fut. Essendo il Comune di Ledro già impegnato sulla parte alta, ci siamo prestati di buon grado a fare da meri esecutori di scelte di tutto l’Alto Garda e abbiamo fatto le scorse per assicurarci le risorse. Una parte dei lavori sarà fatta la prossima stagione. Intanto blocchiamo le risorse, sperando che la nuova Giunta provinciale non le tiri via». A proposito di coinvolgimento della Provincia, il sindaco “sogna” ancora la sistemazione della Tagliata: «L’auspicio è che, visto che verrà portata la corrente, la casermetta possa essere un punto di partenza per la visita ai sistemi di fortificazione della Tagliata, che è proprietà della Provincia (e in parte Anas, dunque dello Stato): quando avevamo chiesto un intervento servivano 1,5 milioni e non c’erano abbastanza soldi, dunque la soprintendenza aveva detto di no. Sarebbe bello poter chiudere la rete del Ponale riuscendo ad arrivare fino alla Casa della trota (almeno prima della casa, al porto), un passo alla volta».

Sul tema i consiglieri di opposizione Andrea Matteotti e Flavio Prada hanno presentato un ordine del giorno che chiedeva di approvare il progetto dell’intervento da realizzare con i 500 mila euro solo dopo una condivisione con la collettività. Respinto, ma i due hanno votato comunque a favore dell’inserimento dell’opera nel documento unico di programmazione.















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