«Alloggi Itea, lavori già iniziati» 

La replica del presidente Ghirardini: «Solo 9 alloggi al momento sono “fermi”»



ALTO GARDA. «Itea riassegna gli alloggi rimasti vuoti nel più breve tempo possibile»: a dirlo è il presidente dell’Istituto trentino di edilizia abitativa, Salvatore Ghirardini, che prova così a rassicurare il sindaco di Riva (che aveva parlato di una quarantina di alloggi teoricamente disponibili ma non riassegnati a causa della necessità di manutenzione straordinaria) e il territorio altogardesano. «È vero – conferma il numero uno di Itea – nel territorio dell’Alto Garda sono circa 50 gli alloggi che, ogni anno, rientrano nel ciclo della ristrutturazione degli alloggi di risulta di Itea spa (nel 2017 sono stati riconsegnati dagli inquilini 54 alloggi, nel 2016 49 e nel 2015 45). Ma, a oggi, sono solo 9 gli alloggi che potremmo definire “quasi-fermi”, poiché tecnicamente in fase di progettazione da parte dei nostri tecnici. Gli altri alloggi, invece, risultano in lavorazione per essere reimmessi nel circuito della locazione quanto prima, o sono stati già assegnati a nuovi locatari o segnalati alla Comunità di Valle». Dai dati forniti da Itea emergono 28 alloggi al momento inutilizzabili (di cui 19 in lavorazione e 9 in programmazione), 2 alloggi potenziali in edifici non abitabili che necessitano di ristrutturazione totale, 28 alloggi in cessione o in fase di sgombero e 24 tra consegnati e di prossima consegna (7 già assegnati, 11 già segnalati e 6 riservati all’area cambi). «Tale andamento – argomenta Ghirardini – rispecchia uno schema che ha visto negli ultimi tre anni l’allineamento e la ripresa del circolo degli alloggi di risulta. Oggi possiamo infatti affermare che non ci sono alloggi che non possono essere usati, ma che tutti gli alloggi che rientrano, ovvero che vengono restituiti a Itea spa dagli ex inquilini, vengono da subito messi in “lavorazione” per essere riassegnati nel più breve tempo possibile. Solo i 9 alloggi richiamati, sostanzialmente corrispondenti agli ultimi due mesi, attendono di essere inseriti nelle fasi preliminari di progettazione, mentre altri 19 sono già entrati, negli ultimi sei mesi, in fasi diversificate di lavorazione. Il dato riscontrato nel territorio dell’Alto Garda è un dato positivo e in linea se non leggermente migliore rispetto al dato medio di tutta la provincia». (m.cass.)













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